Pedemontana: “Restringeremo lo svincolo di Gazzada”
Presto sapremo se le dieci case coinvolte negli espropri riusciranno a salvarsi dall’abbattimento ma si è aperto uno spiraglio
Presto sapremo se le dieci case di Gazzada Schianno coinvolte negli espropri della Pedemontana, riusciranno a salvarsi dall’abbattimento. “C’è un accordo per rendere meno impattante lo svincolo – spiega il presidente di Pedemontana spa Fabio Terragni – ce ne stavamo occupando già prima che i comuni ci presentassero delle nuove osservazioni. Nell’ultima riunione del comitato di vigilanza dell’accordo di programma abbiamo verificato un consenso da parte di Regione, Comune e Provincia. Da parte nostra c’è la massima disponibilità e anche il concessionario autostradale Cal è d’accordo. E’ presto per dire se questo vorrà dire non toccare le case – spiega Terragni – perché la decisione sul progetto definitivo spetta alla delibera del Cipe (prevista a ottobre o novembre, ndr)”.La conferma del numero uno di Pedemontana, segue le dichiarazioni del sindaco Cristina Bertuletti e del vicesindaco di Buguggiate Alessandro Vedani, che erano usciti dalla riunione di lunedì con grandi speranze.
La pedemontana sta affrontando il rush finale del cammino autorizzativo, e proprio in autunno arriverà l’approvazione del Cipe, che è in ultima analisi l’atto che stanzia i soldi necessari a iniziare i cantieri. La soluzione prevista deve dunque avere una sua economicità. I cittadini che hanno raccolto nell’ultimo mese centinaia di firme chiedono che la strada sia fatta tutta in galleria. Ma attualmente l’ipotesi più probabile rimane quella dell’ulteriore restringimento dello svincolo. Originariamente, il progetto prevedeva una carreggiata larga 50 metri, con sei corsie, e collegamenti con la viabilità ordinaria. Le dieci case, secondo il progetto, devono essere abbattute. Gli espropri solo a Gazzada Schianno sono un centinaio, in tutta la Lombardia addirittura 20mila. Tutti catalogati sul sito di Pedemontana, che al di là di tutto è forse il primo caso in Italia di vera trasparenza amministrativa sul web per un’opera pubblica: c’è davvero tutto.
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