“Piano Casa, la nostra città che fa?”
Luca Macchi, presidente del consiglio provinciale e cittadino samaratese, chiede all'Amministrazione di attivarsi per valutare i benefici previsti dalla legge
Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Luca Macchi, presidente del consiglio provinciale, sul "Piano Casa" in riferimento alla realtà samaratese.
Considerato che nessuno dei consiglieri ha richiesto alla giunta Solanti di predisporre le delibere interessate dal piano casa, mi permetto d’intervenire personalmente chiedendo all’amministrazione Solanti di attivarsi al più presto al fine che i benefici previsti dalla legge conosciuta con il nome di “Piano Casa”, voluta e approvata dalla giunta regionale, possa trovare riscontro anche a Samarate.
L’occasione è importantissima per i cittadini e per rilanciare il settore dell’edilizia.
E’importante prevedere una serata di presentazione del Piano Casa anche nel nostro comune, invitando l’assessore regionale o suo delegato, supportato da un dirigente regionale.
Considerato che siamo diventati città, dobbiamo iniziare a comportarci da città, anche promuovendo sul territorio le nuove leggi regionali.
Anticipo che la legge prevede la possibilità per i cittadini di ampliare le proprie abitazioni del 20 o del 30 % a secondo del tipo d’intervento proposto
I comuni possono riconoscere una riduzione degli oneri per gli interventi previsti dalla legge, nel caso in cui l’amministrazione comunale non dovesse deliberare entro il 16 ottobre 2009 una percentuale di riduzione, i cittadini potrebbero usufruire dei benefici voluti dalla legge, pari al 30 % di riduzione del contributo di costruzione.
I cittadini di Samarate non sono ancora stati informati su cosa prevede questa nuova “legge a Termine”, ancora peggio i cittadini non sanno ancora quali decisioni vorrà prendere l’amministrazione Solanti.
Mi permetto di suggerire anche un percorso in commissione urbanistica, al fine di evitare che poi all’ultimo momento si debba solo assistere alla mera presentazione delle scelte dell’amministrazione.
La partecipazione ( potremmo usare anche la parola democrazia) d’altronde, esige anche l’ascoltare opinioni diverse dalle proprie al fine di ottimizzare le proposte.
Buon Lavoro e buona “partecipazione” a tutti.
Luca Macchi
Pres. del consiglio Provinciale
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