“Non vogliamo una cava da 2 milioni di metri cubi”
I promotori della campagna contro il piano per la cava Coppa raccolgono firme in piazza e adesioni su Facebook: "Preoccupati dall'impatto sulla falda acquifera"
Oltre seicento firme raccolte, cinquecento iscritti al gruppo su Facebook: i promotori della protesta contro la cava nell’area dei Trescali a Cantello snocciolano i numeri dopo la prima domenica di mobilitazione. «Siamo solo all’inizio» promettono, guardando con entusiasmo al futuro della nuova battaglia: «Durante la lunga vicenda della Pardà, che portò a raccogliere circa 1300 firme, non si giunse mai a raccoglierne tante in un solo giorno». Nei giorni scorsi sono apparsi anche alcuni striscioni vicino alla strada che dà accesso alla cava, che è stata dimessa oltre venti anni fa.
La petizione è rivolta a Provincia, Regione, Parlamento e Presidenza della Repubblica, «al fine di salvare l’area dei Trescali a Cantello dal progetto di realizzazione di una nuova cava». La raccolta di firme, promossa da quindici associazioni di Cantello, si propone di richiamare l’attenzione su «un’opera di fortissimo impatto che va a colpire un territorio già ampiamente sollecitato (altre cave, discariche, cantieri ferroviario e autostradale)». La preoccupazione dei promotori è anche per «l’impatto della cava di 2 milioni di metri cubi sulle sorgenti da cui ASPEM pesca l’acqua potabile per Cantello ma anche per la rete idrica di Varese», nonché per il traffico di camion per il movimento del materiale che sarà cavato.
La petizione è rivolta a Provincia, Regione, Parlamento e Presidenza della Repubblica, «al fine di salvare l’area dei Trescali a Cantello dal progetto di realizzazione di una nuova cava». La raccolta di firme, promossa da quindici associazioni di Cantello, si propone di richiamare l’attenzione su «un’opera di fortissimo impatto che va a colpire un territorio già ampiamente sollecitato (altre cave, discariche, cantieri ferroviario e autostradale)». La preoccupazione dei promotori è anche per «l’impatto della cava di 2 milioni di metri cubi sulle sorgenti da cui ASPEM pesca l’acqua potabile per Cantello ma anche per la rete idrica di Varese», nonché per il traffico di camion per il movimento del materiale che sarà cavato.
I promotori sono determinati a far sentire la loro voce: la raccolta proseguirà nei prossimi giorni, mentre domenica 14 è prevista una nuova giornata di raccolta in piazza, con tre punti dove sarà possibile firmare a Cantello, Gaggiolo e Ligurno.
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