Filosofarti, un martedì ricchissimo di eventi

Cene filosofiche, lezioni magistrali, danza e performance animano l'intera giornata del festival della filosofia

Prosegue con un martedì fitto di eventi Filosofarti, la settimana dedicata alla filosofia. Laboratori, danza e incontri di alto profilo per tutta la giornata: qui sotto il programma completo
 

Ore 10.00-11.30
Palestra Gallaratese via Pegoraro, 1
Laboratorio di Pilates - lezione ed esercitazione pratica
Il Tempo, il Corpo

Ore 10.30 e 14.30
Teatro delle Arti
Spettacolo di danza

per scuola primaria e primo anno di secondaria di I grado
La sirenetta
A cura di Proscaenium - Gallarate
(Ingresso: 3,5 Euro -  Prenotazioni al 347/5052978)
L’Associazione culturale ‘Progetto Danza’ presenta ‘La Sirenetta’, balletto in due atti, liberamente tratto dalla fiaba di Walt Disney e adattato da Cinzia Puricelli per le allieve dei corsi più piccoli. Lo spettacolo, proposto alla fine di un percorso interdisciplinare tra danza, musica e teatro presso la struttura Proscaenium, prendendo spunto dalla celebre fiaba ripropone i momenti più importanti dell’amore tra Ariel ed Eric sulle note della famosa colonna sonora.
Il mondo di Tritone, re del mare,è presentato nella molteplicità dei suoi
personaggi: le sirenette sorelle di Ariel, Ursula regina del male con le sue
murene, i coralli, i cavallucci. Tutti danzando in un trionfo di colori, suoni e movimenti. Lo spettacolo, che si avvale delle presenza di ballerini anche professionisti de La Scala di Milano,  è corredato da apparati scenografici di grande impatto emozionale.

Ore 15.15
Il Melo
Laboratorio di filosofia minima - Centro Diogene
CESARE DEL FRATE

La vita in racconto. Identità, memoria e narrazione. Che cos'è l'identità, se non il racconto di me stesso, la mia storia? Il narrare è una delle più antiche, e più importanti, attività umane, dai poemi orali fino ai blog di oggi. La memoria è racconto, è autobiografia, letteralmente scrittura di sé: una scrittura del pensiero che può servire anche per reinventarsi. Ed è racconto che si specchia nel racconto di altri: fin dalla nascita, il senso dell'io è affidato ai racconti che altri fanno di noi, che altri ci restituiscono, che ci dicono da dove veniamo, chi siamo, chi è pronto ad accoglierci. Le storie, nelle Mille e una notte come nel Decameron, tengono lontana la morte, creano lo spazio in cui pensare la vita. Narriamo non
solo noi stessi, ma anche il mondo: siamo quindi responsabili delle cornici di senso con cui configuriamo un mondo piuttosto che un altro. Ci sono narrazioni di odio, e narrazioni di comunione: quale storia intendiamo testimoniare? Quale storia vogliamo abitare?

Ore 16.00
Progetto Danza  - Sede Proscenium
Stage di danza creativa
PAOLA MEDEGHINI – EUGENIO DE MELLO
Il movimento ritmato dal cuore
Il senso del tempo è un concetto che rientra in categorie primarie di tipo
percettivo ed è legato ad abitudini ed influenzato da codici soggettivi e
culturali di vario genere.
Il laboratorio di danza creativa attraverso il recupero del movimento danzato che è insito in ciascuna persona è occasione per sperimentare come il ritmo
alla nostra danza può variare a seconda della prospettiva temporale individuale e dipendere dalla musica, dall'ambiente, dai suoni della natura o dai nostri impulsi emozionali.Sarà strutturato in una parte esplorativa in cui si cercherà di sperimentare e ricercare tutti i possibili movimenti del corpo ed in una parte più propriamente compositiva in cui si rielaboreranno gli elementi trattati secondo la capacità di creare propria di ciascuno.

Ore 17.30
L’Opale – Gallarate
Lezione magistrale
GIULIANO BOCCALI
Il tempo ciclico della civiltà indiana, tra divino e umano.
La concezione del tempo nell’India tradizionale è caratterizzata da due
fondamentali requisiti: la differenza di misura fra tempo degli dèi e tempo
degli uomini e l’andamento ciclico. Il ciclo di base si svolge infatti in
quattro età, di durata decrescente: nel loro corso, gradualmente il tessuto
etico e sociale dell’umanità si disgrega e anche la natura si degrada. Durante queste età, periodicamente il Dio supremo si manifesta, discendendo nel mondo per risollevarne le sorti sul piano morale. La conversazione [oppure, come preferito conferenza / lezione / relazione) presenterà questi aspetti, fra i più significativi della visione hindu, mettendone in rilievo le conseguenze per l’intera cultura indiana.

Ore 20.00
Ristoranti di Gallarate
Cena Filosofica

(E’ gradita la prenotazione c/o i Ristoranti convenzionati)
I ristoranti aderenti alle cene filosofiche sono:
-Antica Locanda Postporta, telefono 0331.773201
-Vicolo dei Tetti, telefono 0331.783397
-Tentazioni di…gusto, telefono 0331.701193
-Villanovecento, telefono 0331.793212

Ore 21.00
Planet Soul – Il Melo
Lezione Magistrale
MASSIMO DONA’ – MATTEO SPARTI

Improvvisa – azione: jazz, tempo e improvvisazione
Un dialogo filosofico e musicale
In rapporto al tema dell’identità nel tempo, è interessante rilevare come
nella vita quotidiana la nostra condotta sia volta a consolidare l’identità
creando relazioni stabili entro cerchie sociali, cerchie che ci prestano un
riconoscimento.  Nel caso del jazzista si assiste ad una condotta simmetrica: chi improvvisa cerca di rimandare il compimento della propria identità.  La
trasformazione delle convenzioni esistenti, è un aspetto costitutivo dei ondi dell’arte. Nel jazz però, essendo una forma d’arte basata sulla pratica dell’improvvisazione, ciò si estremizza.   L’improvvisazione, nel jazz, ha a che fare con la dimensione inventiva, o comunque con il far nascere qualcosa di nuovo: esige l’originalità, la differenziazione di quello che emerge nel corso della performance da quanto suonato in precedenza, chiamiamolo il potere di sorprendere. Chi improvvisa deve distinguersi sia dagli altri musicisti sia anche dai suoi sé precedente.Impresa non solo difficile, ma che espone alla minaccia dell’irriconoscibilità.Nelle parole dello scrittore Ralph Ellison: «Esiste (…) una contraddizione crudele implicita nella stessa forma artistica: il jazzista deve perdere la sua identità anche mentre la trova».   Il jazzista che improvvisa si trova esposto a due rischi.   Da una parte quello di fallire nel trovare l’originalità, ossia il rischio della stagnazione, l’essere condannato a restare identico a se stesso. Il secondo rischio è che nel caso in cui l’improvvisazione risulta innovativa e spiazzante, si perde il riconoscimento di un uditorio che non si ritrova nei suoni che ascolta.   Che è oi - nella sua forma estrema -, il rischio dell’isolamento (della follia).    
Come convivere con questi due rischi mutuamente esclusivi?
ingresso euro 5,00

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 02 Marzo 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.