Ruffinelli: “Il comune faccia un passo indietro sul parcheggio”

È la posizione del Consigliere Regionale Lega Nord, nuovamente candidata, sul parcheggio per i pendolari

La posizione di Luciana Ruffinelli, consigliere regionale della Lega Nord, sulla questione del parcheggio di Barasso.

In questi giorni sto seguendo la vicenda del parcheggio della stazione delle Ferrovie Nord di Barasso-Comerio, che dallo scorso mese di giugno è diventato a pagamento per i pendolari che quotidianamente raggiungono lo scalo ferroviario in automobile. Ritengo decisamente sbagliata e priva di giustificazioni la decisione di far pagare la sosta ai pendolari, una categoria che andrebbe sostenuta dalle istituzioni a tutti i livelli, invece che  ingiustamente ostacolata. Non solo, si tratta di una decisione  totalmente distante dalla realtà dei nostri tempi. Per un verso, perché siamo nel pieno della crisi economica, con tante famiglie che stringono la cinghia per raggiungere dignitosamente la fine del mese: anche quei pochi euro al mese di abbonamento per il parcheggio alla stazione possono fare la differenza, se consideriamo che i pendolari devono già mettere mano al portafogli per pagare gli abbonamenti del treno e talvolta anche della metropolitana a Milano. Per l’altro verso, perché siamo nel pieno di un territorio a forte densità di inquinamento, provocato in maniera decisiva proprio dalla quantità di automobili che quotidianamente si spostano per lavoro. Promuovere l’utilizzo dei mezzi di trasporto collettivo dovrebbe essere un imperativo di ogni amministrazione, soprattutto se teniamo conto che molti sindaci si trovano costretti a dover intervenire con misure drastiche come le targhe alterne o i blocchi del traffico per spingere i cittadini verso la mobilità sostenibile garantita in primis dal trasporto pubblico ferroviario.
E’ principalmente per questi due motivi che chiedo al sindaco Braida di Barasso di ripensarci e fare marcia indietro sulla decisione di far pagare il parcheggio alla stazione di Barasso-Comerio o quantomeno di sospenderla. Resto convinta che la cancellazione dell’odioso “pedaggio” sui pendolari sarebbe un gesto per venire incontro alle loro esigenze  con un investimento economico non trascendentale, se pensiamo agli incassi certamente non risolutivi del parcheggio a pagamento.
I pendolari sono cittadini che lavorano, producono benessere e pagano le tasse. Meritano attenzione e vicinanza e vanno incentivati, per non dire premiati, creando le condizioni favorevoli per il comportamento di sostenibilità ambientale di chi opta per il treno invece che per l’automobile.
E se il sindaco di Barasso è preoccupato per le ristrettezze finanziarie del suo Comune, gli chiedo di tenere duro ancora per qualche anno: quando il federalismo fiscale voluto dalla Lega sarà a regime, siamo certi che anche le piccole amministrazioni come Barasso riceveranno una boccata d’ossigeno che renderà meno faticose le scelte a favore dei cittadini.

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Pubblicato il 18 Marzo 2010
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