Il primo consiglio dell’era Colombo bis
Eletti presidente e vice del Consiglio comunale. La presidenza al giovanissimo Marco Meneghetti che sostituisce Renato Molinatii
Guido Colombo mette la firma definitiva sul risultato elettorale che lo ha riportato alla prima
poltrona della città, e con lui tutta la sua giunta, i consiglieri di maggioranza e quelli di minoranza che ieri sera hanno partecipato al primo consiglio comunale dopo il risultato del 28 e 29 marzo. Otto sedie al gruppo del Pdl, una all’Udc e quattro alla Lega da un lato e cinque al Partito Democratico, una alla Federazione delle Sinistre Indipendenti e una alla lista “Per difendere Somma” dall’altro. Più i 5 assessori della giunta e il sindaco.
Una seduta formale servita per eleggere le cariche in seno al consiglio comunale e per i discorsi di presentazione.
Guido Colombo cita Luciano Violante, Margaret Tatcher e Alcide De Gasperi. Il primo per salutare i nuovi arrivati e i più giovani, «sa innovare meglio chi ha più anni davanti». Cita la Tatcher per fare un omaggio all’esperienza e all’impegno politico della Pd Virginia Brasca, «cominciata su questi banchi quando la lady di ferro veniva eletta leader del partito conservatore». E infine con De Gasperi – «politica vuol dire realizzare» – parafrasa il motto scelto per l’ultima campagna elettorale, quel “Noi abbiamo la forza del fare” che i cittadini hanno scelto con il 56,95%
dei consensi.
Dal lato opposto il principale sfidante della campagna elettorale, il Pd Jimmy Pasin, parla con Oscar Wilde e Fabrizio De Andrè. Con il primo riconosce il risultato raggiunto dal sindaco che lo ha senza alcun dubbio legittimato a governare, ricordando però la validità del progetto costruito dalla sua coalizione in campagna elettorale con la frase dello scrittore irlandese «il viaggio è la vera metà», segno che considera quel progetto ancora valido e che intende portarlo ai tavoli del consiglio dall’opposizione. Con De Andrè, «anche se voi vi crede assolti siete per sempre coinvolti», ricorda invece ad ogni membro della maggioranza che è responsabile in egual maniera negli atti di governo, «senza possibilità di smarcarsi dalle scelte fatte».
Bollazzi e Brovelli nei loro discorsi ricordano l’ultima (e prima) questione che ha fatto discutere la politica sommese già a pochi giorni dalla chiusura delle urne, quell’«assunzione quantomeno
inopportuna del nuovo responsabile dell’urbanistica sommese», il dirigente Gallaratese Gigi Bossi sotto processo per concussione, «che ci costerà 24mila euro in più di quanto spendevamo prima».
Dalla maggioranza intervengono invece il senatore leghista Luigi Peruzzotti (sull’assunzione di Bossi la Lega Nord è concorde ma il senatore ieri ha posto un paletto, «qualunque problema dovesse emergere verranno prese delle decisioni», riferendosi naturalmente ad un eventuale condanna del dirigente), Claudio Colombo, capogruppo del Pdl, «il gruppo più grande del consiglio comunale», e il capogruppo Udc Angelo De Micheli, «l’Udc ha raddoppiato i suoi voti».
Eletti ieri sera anche il presidente del Consiglio Comunale, il giovane Marco Meneghetti sostituisce Renato Molinati, e il vicepresidente Pd Mauro Tapellini, (la maggioranza appoggia la candidatura ma fa saltare la prima votazione. Viene eletto alla seconda).
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