Si schianta col paracadute, muore un trentatreenne
Tragica fatalità a Cumiana, in provincia di Torino, Dario Marchetti, imprenditore, sposato e padre di un bambino di quasi 5 anni, ha perso la vita. Fatale una brusca virata a circa 40 metri dal suolo
Tragedia nei cieli di Torino. A Cumiana ha perso la vita Dario Marchetti, trentatreenne
imprenditore di Origgio, sposato e padre di un bimbo che la prossima settimana compirà 5 anni. Nel pomeriggio di ieri, sabato 10 aprile, intorno alle 15 Marchetti si è lanciato con il suo paracadute, ma arrivato a circa 40 metri dal suolo ha compiuto una virata, ha perso il controllo e si è schiantato al suolo. Ad assistere alla scena i suoi compagni del club Sky dream center di Cumiana, in provincia di Torino: Marchetti era un appassionato della disciplina, aveva già fatto più di 250 lanci. Di «tragica casualità» parla Roberto Lomanaco, portavoce della scuola di paracadutismo: «Era una persona educata, un padre di famiglia – spiega ricordando Marchetti -. Frequentava il club da tempo, era una persona coscienziosa che ascoltava i consigli e i suggerimenti». Marchetti si è lanciato da una quota di circa 4 mila metri: dai racconti di chi era sul posto sembra andasse tutto bene fino a circa 40 metri da terra, quando Marchetti ha eseguito una brusca virata a sinistra, perdendo fatalmente il controllo del paracadute: «Deve aver calcolato male le distanze, un’errata valutazione della quota», spiegano gli esperti del club piemontese. Per Marchetti, subito soccorso dai sanitari intervenuti sul posto, non c’è stato nulla da fare. Gli amici lo ricorderanno con una manifestazione e una messa.

Se in Piemonte c’è sgomento, a Origgio sono in molti senza parole. Questa mattina, domenica 11 aprile, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede di Aido e Avis, il parroco don Pierangelo Belloni ha ricordato Dario Marchetti. Lo conosceva bene, lo ha sposato nel 2003 e ogni tanto sono anche andati a correre insieme. Senza parole anche il primo cittadino di Origgio, Luca Panzeri: «Sono un amico di famiglia, conosco molto bene il padre e tramite lui ho potuto avvicinarmi a Dario – spiega con la voce ancora spezzata dal dolore -. Un’autentica disgrazia». Marchetti lavorava con il padre nella ditta di famiglia a Cerro Maggiore: si occupava di gas e metano e spesso girava per l’Italia per lavoro: «Un ragazzo d’oro, con una bella moglie e d un bimbo piccolo – continua il sindaco -. Settimana prossima avrebbero dovuto festeggiare il quinto compleanno del bambino, invece c’è stata questa tragedia. La sua passione se l’è portato via: ricordo quando in occasione della festa dello sport atterrò in paese: aveva in progetto di portare il suo club a Origgio per un’esibizione per la festa del paese. Faccio le condoglianze a nome mio personale e di tutta l’amministrazione alla famiglia».
Apriamo i commenti solo ed esclusivamente per chi volesse lasciare un ricordo od esprimere le condoglianze alla famiglia di Dario Marchetti
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