“Nonna Quercia non morirà”, Pedemontana scrive ai bambini
Verrà spostata la vasca di laminazione per la raccolta dell'acqua piovana che minacciava l'esistenza della pianta secolare nel bosco del Rugareto. Comitati soddisfatti: «Segnale positivo ma vogliamo vederlo nero su bianco»
«Cara Nonna Quercia, non dovrai andartene per lasciare spazio alla nuova autostrada». Pedemontana Lombarda S.p.A., che dovrà realizzare l’opera, ringrazia e rassicura chi ha segnalato la presenza della pianta secolare sul tracciato dell’autostrada, impegnandosi a modificare il progetto per garantire che la pianta possa restare nel posto che occupa da molti, molti decenni. Qualche giorno fa, infatti, il Cipta e altre realtà della zona stavano dando vita ad un nuovo comitato proponendo di eleggere la vecchia Quercia ai limiti del bosco del Rugareto come Luogo del Cuore del Fai.
Fortunatamente, fa sapere Pedemontana, il grande albero non si trova sul tracciato dell’autostrada, altrimenti salvarlo sarebbe stato pressoché impossibile, ma nell’area vicina, dove era prevista la realizzazione di una vasca destinata a contenere temporaneamente le acque di pioggia per evitare che allaghino l’autostrada o che finiscano in fiumi e canali con rischi anche peggiori. Pedemontana infatti, per ridurre al minimo l’impatto necessario, corre in gran parte in trincea al di sotto del livello del suolo, ma questa scelta richiede la realizzazione di vasche che accolgano la pioggia che cade sulla sede stradale e la trattengano per farla penetrare lentamente nel suolo arricchendo la falda senza scaricare nei corsi d’acqua.
Proprio una di queste vasche assolutamente necessarie, posta a ridosso del bosco per impattare al minimo sia sul bosco sia nel territorio circostante, rischiava di condannare il grande albero. Il rischio sarebbe stato comunque rilevato all’inizio dei lavori, e si sarebbe sicuramente trovato il modo di salvare la pianta, ma la segnalazione dei comitati e la mobilitazione dei bambini ha consentito di rilevare il problema ed intervenire subito e dando indicazioni per il progetto esecutivo che si va sviluppando proprio in queste settimane. “Nonna Quercia”, come l’hanno battezzata i bambini della zona, resterà al suo posto, ed attorno a lei Pedemontana pianterà molti nuovi alberi di pregio, alcuni dei moltissimi (oltre un milione) che la Società metterà a dimora per compensare l’impatto dell’opera, perché è vero che Pedemontana realizzerà 90 km di autostrada, ma anche 170 km di piste ciclabili e 6 milioni di metri quadri di nuovi boschi ed aree verdi, realizzando il più grande intervento ambientale mai progettato in Italia.
Commento positivo degli "Amici di Nonna Quercia" per la riuscita di questa iniziativa in difesa dell’albero secolare: «Siamo contenti del fatto che c’è, da parte di pedemontana, un minimo di volontà di salvare almeno una parte del bosco del Rugareto, questo luogo è un simbolo per tutti noi – commenta Carla Castellanza, tra le prime a mobilitarsi in difesa dell’albero – rispetto all’autostrada è una cosa piccola ma lo leggiamo come un segnale importante per salvare il nostro contesto agricolo, quello più antico di tutta l’area. Ora speriamo che si allunghi un po’ la galleria per salvare il resto». Gli "Amici di nonna Quercia" ribadisce il proprio impegno e chiede che questa promessa venga messa nero su bianco «visto che nel progetto esecutivo sono visibili solo alcune delle tante modifiche richieste dai comuni».
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