Folla di ragazzi per l’ultimo saluto a Joel
Un migliaio di persone hanno partecipato al funerale del giovane scomparso martedì scorso, investito da un treno nei pressi della stazione ferroviaria. Tante lacrime, ma anche molta rabbia
«Oggi fa troppo male, vogliamo solo gridare». È solo una parte della preghiera, tra speranza e collera, con cui gli amici di Joel hanno salutato il compagno scomparso lo scorso martedì, all’improvviso, investito da un treno alla stazione di Venegono Superiore mentre effettuava il suo viaggio giornaliero per andare a scuola. Il funerale si è svolto venerdì pomeriggio nella chiesa parrocchiale di San Giorgio gremita di persone, quasi un migliaio, soprattutto ragazzi. Il corpo del 15enne è arrivato in una bara bianca ricoperta di rose bianche. Le stesse che i numerosi ragazzi, compagni di scuola o di calcio, tenevano in mano, commossi, arrabbiati.
Prima dell’entrata in chiesa, sulla bara è stata posizionata la maglietta del giocatore Javier Zanetti, firmata da tutti i titolari dell’Inter, la squadra del cuore di Joel. Studiava da cameriere, sognava di crescere come calciatore, come ha ricordato anche il parroco don Maurizio Villa: «Joel era vivace, aveva un’intelligenza viva, la voglia di vivere lo invadeva, e poi la sua passione per il calcio lo animava. Come hanno detto altri, era un leader, e non solo sui campi da calcio. È bello vedere l’affetto di tutti questi ragazzi che scrivono messaggi con “non ti dimenticheremo”. Quello di oggi non è un addio, è un arrivederci. Non ci sono risposte davanti a una morte così improvvisa e dolorosa, ma ci sono parole che vanno considerate, anche per quella fede che ha riempito il cuore di Joel».
Parole che il parroco ha voluto indirizzare agli amici e alla famiglia del ragazzo. «Ai genitori vorrei dire di non smettere di credere nella vita di Joel, nella vita che non ha fine. Non smettete di credere nella vostra vita e dei vostri figli. Joel vi accompagnerà sempre nel vostro cammino».
La cerimonia è poi stata chiusa da un messaggio letto dagli amici di Joel: «Simpatia, bravura, lealtà, sincerità, rispetto verso gli altri. Sono solo alcune delle doti che ci vengono mente pensando a te, Joel. Nessuno riesce a crederci che non sei più con noi. Quel giorno anche il cielo piangeva. Quel giorno volevamo essere presenti, per sentirti respirare. Resterai nel nostro cuore. Alzeremo sempre gli occhi al cielo per vedere se ci sei. Ti vogliamo bene Joel. Ora ti chiediamo, Signore, dona a noi ragazzi, tristi e disorientati, la capacità ci comprendere perchè ci è stato tolto un compagno di giochi e scuola sempre sorridente».
Al termine della cerimonia sono stati gli stessi giovani amici a voler portare fuori il compagno tenendolo sulle spalle. Un lungo applauso l’ha salutato in quel breve tragitto, tra lacrime e rabbia.
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