La Candelora porta la Primavera
Tempo straordinariamente bello e aria tiepida per tutta la domenica. Feste religiose “miracolate” dal caldo, a Casbeno gestanti benedette e musica tradizionale e jazz in piazza
Dev’essere “l’effetto Candelora”.
La festa liturgica – che cadeva quest’anno il 2 febbraio, ma che nella castellanza varesina di Casbeno è stata festeggiata oggi, primo giorno festivo utile – è famosa per il detto “Per la santa Candelora del l’Inverno semo fora” e almeno quest’anno la giornata sembra rispecchiare in pieno tale detto.
Una giornata di sole eccezionale, data “dall’anticiclone di origine atlantica, che si estende sul Mediterraneo e fino all’Europa centrale e alle Alpi, che dovrebbe durare fino a metà settimana” come ha segnalato il centro Geofisico Prealpino, ha regalato un tepore al di là delle previsioni: i 15 gradi misurati – contro i 12 previsti – si sono sentiti tutti, soprattutto nelle feste di questo fine settimana.
A Varese il mattino di domenica 6 vedeva la processione di Sant’Imerio con la benedizione dell’olio: e già lì si godeva di un bel sole. Ma il le celebrazioni, le feste e le bancarelle a Casbeno hanno goduto addirittura di un pomeriggio primaverile, di quelli che si affrontano col maglioncino, più che con la giacca a vento. La benedizione delle gestanti, antico rito che si svolge ogni anno al Santuario della Schiranetta, ha visto il “pienone” di spettatori e 18 mamme in attesa partecipanti.
Ma il pienone c’è stato anche alle bancarelle sottostanti, che godevano di angoli di animazione belli e tradizionali, dalle rivisitazioni jazz dei classici eseguite, per strada, dalla Bandella di Barasso ai classici del folklore eseguiti dal Gruppo “Semm chi inscì” di Laveno Mombello.
Una situazione che sicuramente hanno provato molti varesotti, che hanno approfittato della bella giornata per una gita speciale. Se volete, dite pure la vostra.
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