“Varese, fatti più in là. Van De Sfroos è comasco!”
Il quotidiano L'Ordine di Como si scaglia contro i giornali varesini perché hanno scritto che la canzone Yanez parla anche di Varese. " Avete più potere politico in Regione, sull’università la fate da padroni, da tempo ci guardate dall’alto in basso. Volete anche un primato artistico e musicale? Eh no"
Dal campo di calcio al palco dell’Ariston. Como e Varese se la “cantano” da sempre ma arrivare a rivendicare a pieni polmoni la paternità di Davide Van De Sfroos e tirarselo di qua e di là manco fosse Garibaldi, forse è un po’ eccessivo.
Cosa è successo? Semplice nel brano portato da Van De Sfroos a Sanremo, Yanez, c’è una piccola, piccolissima citazione di Varese (“El giüga ai caart giò al Bagno Riviera e i hann dii che l’è sempru ciucch, stuzzichini, moscardini e una bibita de quartu culuur abbronzati, tatuati i henn pirati vegnüü de Varees”).
I giornali locali di Varese, noi compresi, si sono affannati a metterlo subito in luce: Van De Sfoos porta la nostra città a Sanremo! Che meraviglia…che soddisfazione. E, oggi, è arrivata la bacchettata dell’Ordine.it, il quotidiano di Como e Provincia diretto da Alessandro Sallusti. “Adesso Varese ci vuol scippare pure il De Sfroos festivaliero”: titola questa mattina, giovedì 17 febbraio, il giornale.
Si leggono, tra l’altro, parole pesanti:… “Ah che caduta di stile! Non di De Sfroos (che pure poteva risparmiarsi il miniriferimento a Varese), ma dei varesini. Avete già molto e volete tutto. Avete più potere politico in Regione, sull’università la fate da padroni, da tempo ci guardate dall’alto in basso a causa – beninteso – delle nostre ben note figuracce amministrative. Volete anche un primato artistico e musicale? Eh no, questo è troppo. Lasciateci almeno De Sfroos”.
Ragazzi, stiamo calmi…non siamo allo stadio. Stiamo solo cantando e per giunta in dialetto, un dialetto che, tra l’altro capiamo molto bene solo noi, varesini e comaschi, e poco o niente il resto d’Italia.
Nessuno vuole scippare Van De Sfroos e nessuno rosica perché il cantautore è comasco (sì, comasco). Vorremmo inoltre ricordare che questa sera il nostro amico comune canterà il brano Viva l’Italia di De Gregori, in onore dei 150 dell’Unità d’Italia. Forse è meglio che non sappia che, a qualche chilometro di distanza, due “sorelle d’Italia” fanno le isteriche perchè lo vogliono tutte per sé.
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