Esercitazioni a scuola per imparare a gestire le emergenze
Riprende, nelle scuole cittadine, il piano di formazione in caso di evacuazioni per incendi o eventi calamitosi
Riprendono, nelle scuole cittadine, le esercitazioni per eventuali evacuazioni in caso di incendi o eventi calamitosi, nell’ambito del progetto “A scuola sicuri”. Ad organizzarli, con l’assessorato competente, la Protezione civile comunale.
«Dobbiamo puntare sulla prevenzione – spiega l’assessore alla Sicurezza Fabio D’Aula –: abbiamo effettuato nei mesi scorsi già diverse esercitazioni. I ragazzi sono stati sempre molto attenti e collaborativi. Questo ci permette di portare avanti il progetto generale, da parte dell’assessorato, per sensibilizzare i giovani sul tema della sicurezza in generale. Naturalmente, per mantenere l’effetto sorpresa tra gli studenti, non possiamo annunciare i giorni in cui si effettueranno le uscite della Protezione civile».
Questa mattina è già stata effettuata un’evacuazione alla Scuola primaria Morandi, con la partecipazione di 200 alunni dalla prima alla quinta. «Abbiamo prestato assistenza ai docenti e agli alunni – precisa un volontario presente -: se si dovesse verificare un’emergenza i docenti devono accompagnare fuori i bambini seguendo le indicazioni del responsabile della sicurezza interno alla scuola. Oggi, per rendere più reale l’esercitazione, abbiamo usato anche fumi in corridoio, in modo da capire le reazioni delle maestre e dei ragazzi». I prossimi istituti in cui si volgeranno le esercitazioni saranno tra marzo ed aprile, le scuole Mazzini e Righi, l’istituto Einaudi di via Como e di via Rainoldi, il distaccamento dell’Einaudi alla "Gorini" in via Goldoni.
Il coordinatore del Gruppo varesino, Gianluca Siciliano ha anche fornito un piccolo bilancio dell’attività della Protezione civile nel 2010. «Abbiamo prestato servizio per 7072 ore, con una presenza costante sul territorio – spiega -: 100 ore sono state dedicate proprio al progetto delle scuole, 1323 alla formazione dei volontari, 2843 all’addestramento, oltre 700 alle emergenze, dalla ricerca di persone disperse, sul territorio provinciale, all’intervento per incendi boschivi e rischio idrogeologico. Abbiamo anche partecipato ad una missione in Liguria per incendi boschivi, in base ad un accordo tra Regione Lombardia e Regione Liguria. Attualmente i volontari sono 42: mi auguro di arrivare ad una cinquantina nel 2011. L’80 per cento sono giovani tra i 20 e i 40 anni. Facciamo appello anche ai pensionati che hanno più tempo da dedicare».
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