Bettoni, dalla moda al camper per conquistare Palazzo Brambilla

Il candidato di Pd e Amiamo Castellanza si è anche tagliato la lunga chioma per conquistare la fiducia dei suoi concittadini: «Voglio ricucire lo strappo tra amministrazione e cittadini»

Giandomenico Bettoni, per tutti Gianni, ha deciso di mettersi in gioco con un simbolo di partito, quello del Pd, affiancato dalla lista civica "Amiamo Castellanza". A 7 anni di distanza dalla sua ultima presenza in consiglio comunale (con Frigoli dal ’95 al 2004) questa volta vuole entrarci da primo cittadino. Insegnante alla Bicocca, all’Istituto Bernocchi di Legnano e all’Olga Fiorini di Busto Arsizio ha deciso di darsi una "pettinata" a candidatura avvenuta decurtando la lunga chioma che lo contraddistingue. Laureato in sociologia ha passato una discreta parte della sua vita lavorativa a coordinare il folle mondo della moda creativa con quello della produzione per la massa con firme di grande prestigio come Versace ed Ermenegildo Zegna, poi ha mollato tutto e si è messo a insegnare. Sposato, padre di due figli di 16 e 19 anni, continua a seguirli costantemente partecipando ai rispettivi consigli d’istituto.

Dopo 7 anni ritorna in politica e fa propaganda col camper. Cosa l’ha spinta a candidarsi?

Ho visto un progressivo allontanamento dell’amministrazione dalla gente. In comune ci sono solo i tecnici mentre i politici hanno latitato. Questo ha avuto un riflesso sulla città che progressivamente si è sentita sempre più abbandonata a se stessa. Un esempio è lo stato di degrado di via Roma, i problemi di viabilità e sicurezza che incontrano tutti i giorni i pedoni e i ciclisti, messi ai margini da questa amministrazione che non ha investito un euro per migliorare questo aspetto. E’ assurdo che nelle vie strette della città si muovano autobus turistici che faticano anche a far manovra. Ho deciso di usare il mio camper per fare propaganda perchè mi permette di girare la città e parlare con la gente.

Avete pensato ad un programma a due velocità, uno sul lungo periodo e uno sul breve. Quali sono le proposte che intendete mettere subito in cantiere?

Per non imitare "qualcuno" che voleva fare le cose in 100 giorni abbiamo deciso di chiamarlo programma dei 100 passi. Partiremo con un piano di manutenzione ordinaria delle strade e dei parcheggi. Ci occuperemo prima di tutto della zona del Buon Gesù che è stata abbandonata da questa amminstrazione. A seguire c’è il nodo della nuova stazione e degli accordi che non sono ancora stati rispettati fino in fondo. L’opera, a più di un anno dall’inaugurazione che fu solo una passerella elettorale per gli amici di Farisoglio in Regione,è ancora in condizioni precarie. cercheremo di spingere per la realizzazione del tram-treno che colleghi la città con la stazione e spingeremo perchè l’interscambio con le Fs venga realizzato. Ancora prima ci impegneremo per il miglioramento della sicurezza dei parcheggi di auto e bici, continuamente bersagliati da ladri e vandali. Pensiamo anche di sostituire l’illuminazione pubblica con i più risparmiosi ed ecologici led. Questo ci permetterà di aumentare i punti luce e aumentare anche la sensazione di sicurezza dei cittadini.

Castellanza è una città che vive anche grazie a chi viene da fuori, è uno snodo importante. Cosa proponete per renderla meno chiusa su se stessa?

Non è raro vedere comitive di stranieri arrivare in stazione con il treno e ritrovarsi spaesati e senza un’indicazione. Castellanza deve imparare ad aprirsi, qui c’è un’università importante ma la precedente amministrazione non si è mai preoccupata di questo.

Come pensate di far rinascere la Corte del Ciliegio? Sembra che oggi nessuno abbia più interesse a mantenerla viva.

La Corte è in rovina a causa di una malagestione da parte di cooperative politicizzate. Anche questo è un regalo di Farisoglio, ma questa volta alla Lega. Noi vogliamo ridarla ai castellanzesi cercando di mettere in moto un circuito virtuoso con le tante e vive associazioni presenti sul territorio. Quel luogo è stato teatro di tante belle iniziative ma serve anche una risistemazione delle strutture ludiche come i giochi e l’area sportiva. Sempre in ambito ricreativo e culturale abbiamo intenzione di eliminare la burocrazia comunale che rende difficile la vita alle associazioni. Si pensa anche ad una consulta delle associazioni per agevolare anche i rapporti interni e con la stessa amministrazione. Perchè, poi, non pensare ad un estensione serale dell’apertura della biblioteca, ora che anche il bar comincia a funzionare?

Il concorso di idee sull’ex-Esselunga non ha portato ai risultati sperati dall’amministrazione uscente. Voi cosa intendete fare?

Quello spazio può essere utilizzato per un mercato coperto solidale e come incubatore d’impresa per gli artigiani. La  nostra idea è quella di creare oppportunità di lavoro per sopperire alla grave crisi che stiamo vivendo. Lo si potrebbe fare recuperando chi ancora fa i mestieri di una volta, e che oggi nessuno fa più, per avvicinarli ai giovani che stanno cercando una strada lavorativa da intraprendere, anche imprenditoriale, senza spendere capitali enormi

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Pubblicato il 28 Aprile 2011
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