“Impossibile fermare il bando, sarebbe turbativa d’asta”

Il presidente di Amsc Nino Caianiello duro sulla richiesta di 5 candidati sindaci per uno stop momentaneo alla nuova società per la nettezza urbana. Sul gruppo: "I risultati migliorano e abbiamo fatto investimenti"

 «Sospendere la gara di Amsc Servizi Ambiente? Non si può. E potrebbe diventare una turbativa d’asta». Nino Caianiello respinge la proposta di un rinvio della scelta del partner privato della nuova società di Amsc e ipotizza anzi i rischi che potrebbero esserci. «Intervengo come presidente di Amsc e come amministratore unico di Amsc S.A., non come dipendente di Impianti&Servizi» precisa il numero uno di via Bottini, dopo le polemiche dei giorni scorsi. E annuncia che ci sono già«nove richieste d’informazione di aziende private che vogliono partecipare» alla gara, a dimostrazione di un interesse per il "gruppo" gallaratese.

È consapevole che è «il vicesindaco deve rispondere» sulla proposta, ma non rinuncia a dire la sua: «È ignorante chi vuole mistificare il mio ruolo. Qui si vuole buttare discredito non su Amsc, ma su di me Anzi: io mi scuso con i cittadini, perché si attacca Amsc per attaccare me».
Sulla questione della nuova società, Caianiello ricorda che «c’è stato un voto del consiglio comunale per la costituzione di una new co» e parla di scelte operative valutate anche dal CdA, «in cui sedevano anche Stanzione e Brovelli», per citare due esponenti di altro colore politico, l’uno finiano, l’altro del centrosinistra. E la sospensione? «Una gara europea non può essere sospesa perché ci sono le elezioni: una richiesta del genere possono diventare anche turbativa d’asta, sono atti che possono inficiare la gara. Per sospendere devono esserci motivazioni serie e bisogna indicare come». E poi – continua – c’è il rischio che un ritardo faccia saltare il bando e costringa a mettere a gara l’affidamento dei servizi. A quel punto – dopo il 31 dicembre 2012 –  il rischio sarebbe invece che arrivino «aziende private forti che lavorano sl criterio economico e imporrebbero anche contratti privati per i lavoratori», che nel settore rifiuti sono oggi 68.

Caianiello interviene con una conferenza stampa dopo giorni di dibattito sull’azienda. A fianco a lui, a contestare l’interpretazione dei dati fatta dalle opposizioni, c’è Alberto Ramponi, presidente di Impianti&Servizi. I due amministratori hanno risposto mostrando bilanci e indicando ragioni delle scelte di questi anni. Ramponi definisce «bestialità» l’analisi del Pd, che «confonde livello economico e finanziario»: «. Hanno preso come riferimento il 2005, anziché il 2001: nel decennio il patrimonio netto è stato invece incrementato. Prima la vecchia Amsc faceva utili sul gas e con gli interessi bancari, che compensavano perdite sui servizi. Amsc di allora era una finanziaria per il Comune, la svolta l’ha trasformata in azienda industriale che fa investimenti, che non si preoccupa solo della disponibilità di liquidi, ma anche del futuro». E gli amministratori segnalano in particolare i «33 mln di investimenti materiali, che sono lì, si vedono e hanno il loro valore». A questi si aggiungono gli investimenti finanziari, per alcune operazioni compresa, ad esempio, quella su Prealpi Servizi, che il Pd invece contesta. «Bisogna capire le scelte nella vita aziendale – dice Caianiello -. Dovevamo aumentare le tariffe per avere un attivo su cui poi dovevamo pagare le tasse?». In ottica di investimento ci sono anche progetti come la gara in Sardegna: «Alla fine ci siamo ritirati, ma abbiamo vinto 5 gare su 8, abbiamo dimostrato di avere capacità imprenditoriali».

Ma come vanno le società? Per Caianiello bene, con un miglioramento dell’esercizio. «Ad esempio la Seprio Real Estate ha sì 153mila euro di perdita, ma il risultato migliora: il parcheggio di via Bonomi incomincia ad essere assorbito dalla mentalità dei cittadini». Le perdite finanziarie si sono ridotte da 17 mln nel 2008 ai 10 mln nel 2009. In altre settori – ripete ancora il presidente di Amsc – si allarga il bacino territoriale dei servizi (come per l’acqua, da 2 a 15 Comuni serviti) o gli stessi servizi (come ad esempio nei trasporti, con la scelta di buttarsi anche sui servizi turistici a noleggio, con 2 autobus).

Un passaggio Caianiello lo dedica anche alla «proliferazione» («così la definiscono i detrattori») delle società del gruppo: «è legata agli obblighi di legge e alle scelte per stare sul mercato». Società da costituire per obblighi di legge sono Commerciale Gas, Impianti &Servizi, Prealpi Gas e la costituenda Servizi Ambientali. Mentre le altre sono società nate per adattarsi al mercato, società di scopo: da MSC («fa le letture dei contatori in 432 Comuni, arrivando anche in Toscana: così creiamo anche occupazione») a Seprio Real Estate («abbiamo evitato alienazione degli spazi di via Bottini: 7mila metri quadri dove forse si sarebbero costruiti palazzi, se non li avessimo presi noi»), a Prealpi Servizi («abbiamo creduto nelle aggregazioni con altre realtà»). E ancora il consorzio ENTRA per acquistare il gas a prezzi più convenienti e la Gestione Servizi, «per il recupero crediti».

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Pubblicato il 28 Aprile 2011
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