Le insegnanti candidate con Sel: “Basta tagli alla scuola”
Venerdì 29 aprile alle ore 21 si terrà l'incontro : “Difendiamo la scuola pubblica!” presso la sede di Sinistra Ecologia Libertà Via Monte Golico (ang. via Tonale) Varese
Pubblichiamo l’appello delle insegnanti di Sel
Negli ultimi 10 anni i fondi alla scuola pubblica sono crollati da 259 a 88 milioni, i docenti sono stati falcidiati, ma il foraggiamento alle private è raddoppiato.
Tutto questo ancora non basta: il recente Documento Economico Finanziario (DEP) del Governo prevede che la quota di PIL destinata alla scuola e alla ricerca passi dal 4,2% al 3,7% nei prossimi tre anni.
Ma per favore, non chiamiamoli “tagli”, ché la Gelmini si offende!
A pretesto si accampa una presunta “riduzione strutturale della popolazione scolastica”. Niente di più falso: nonostante il calo delle nascite la popolazione scolastica è cresciuta per effetto dell’immissione nel circuito formativo degli stranieri e per il parziale recupero della dispersione scolastica.
Questi “risparmi”, per dirla alla Tremonti, si tradurranno, sul piano retributivo, in una progressiva riduzione degli stipendi degli insegnanti e dei ricercatori, già oggi i più bassi d’Europa; gli scatti stipendiali congelati nel 2010 non verranno restituiti e non è previsto alcun rinnovo del contratto.
Le 30 mila immissioni in ruolo promesse non copriranno neppure la metà del fabbisogno.
Ma il DEP si spinge oltre: ipotecando il futuro, il Governo decide che nei prossimi 30 anni la ricchezza prodotta verrà progressivamente spostata dall’istruzione pubblica a settori non ancora precisati.
Non è difficile immaginare lo scenario futuro che è già oggi realtà: nella quotidianità tutto ciò si traduce in riduzione di cattedre, di docenti e personale ATA, minor tempo scuola, maggior numero di alunni per classe, minori garanzie per i più deboli (diversamente abili, stranieri, alunni in difficoltà), continuo incremento della precarietà a scapito della continuità didattica.
Assisteremo al progressivo impoverimento dell’offerta formativa basata esclusivamente sull’insegnamento frontale a danno dei tanti progetti innovativi che hanno caratterizzato in passato i singoli istituti. Altro che centralità della persona e insegnamento personalizzato! Se la scuola è un’impresa, l’alunno è un utente da valutare numericamente, magari via Internet.
Già oggi si lavora in condizioni al limite della sopravvivenza e grazie solo all’abnegazione e all’onestà intellettuale dei tanti operatori che non si sono ancora arresi.
Ma al danno si aggiunge la beffa: la velenosità e l’astio di Berlusconi nei confronti della scuola pubblica e degli insegnanti offendono l’intero Paese, giacché a frequentare questo pericoloso covo di comunisti è il 93% degli studenti appartenenti alle diverse fasce sociali.
La scuola italiana non è né di destra né di sinistra: è laica, luogo di pluralismo del sapere e di integrazione. In essa non si forgiano sudditi, ma si educano cittadini liberi e pensanti. E’ forse questa la paura di Berlusconi? Il capo del Governo dovrebbe, come accade in tutti i paesi civili, difendere e valorizzare il pilastro educativo del Paese anziché demolirlo a suon di calunnie.
E’ ormai chiaro il disegno eversivo del presidente del Consiglio e del suo Governo: cancellare la libertà di insegnamento, garanzia di pluralismo, a favore di una meritocrazia docente asservita al loro volere; smantellare la scuola pubblica di qualità per tutti a vantaggio di una scuola privata per tutti, paladina di libertà. Tutto ciò nel totale disprezzo della Costituzione (Art. 33 e 34).
L’impegno di Sinistra Ecologia Libertà a sostegno della scuola pubblica
Ribaltiamo le priorità, a partire dal concetto di “libertà” del premier e del ministro Gelmini: siamo convinti che le famiglie e gli studenti saranno veramente liberi quando avranno la possibilità di frequentare una scuola pubblica sempre più efficiente, aperta a tutti e di qualità.
Questo è l’obiettivo da perseguire anche a livello locale dove gli amministratori leghisti e pidiellini sono abilissimi nel prendere le distanze dalla loro maggioranza, facendo un gioco di opposizione e governo al tempo stesso.
Per noi di Sinistra Ecologia Libertà CULTURA, ISTRUZIONE E UNIVERSITA’ SONO LEVE DI FUTURO e un governo della città realmente innovativo deve considerare il mondo della scuola non un costo, ma una risorsa, l’imprescindibile punto di partenza di una diversa idea di società.
Se è vero che le disponibilità dei Comuni sono scarse, occorre fare delle scelte mirate e condivise: promuovere e sostenere la produzione culturale e le associazioni con finalità culturali e sociali; garantire manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici; ottimizzare e garantire i servizi essenziali, a partire da quelli messi in discussione dalla cosiddetta “riforma Gelmini”; incentivare e sostenere progetti qualificanti e favorire la diffusione di una concezione di “scuola aperta al territorio” come servizio per l’utenza e per l’intera collettività; potenziare il servizio degli asili nido e delle scuole dell’infanzia, verificando la qualità delle prestazioni nelle strutture gestite da privati.
Le candidate insegnanti : Chiara Aletti, Elvira Nidoli, Emanuela Talamo
presso la sede di Sinistra Ecologia Libertà Via Monte Golico (ang. via Tonale) Varese
Venerdì 6 maggio: partecipiamo allo sciopero generale
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Bustocco-71 su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
PaoloFilterfree su Dall’abbandono alla rinascita: la lunga marcia dell’ex Aermacchi
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.