Il primo dibattito tra i candidati sindaco lo vince il Pgt
Molti i temi affrontati nel dibattito organizzato da Confesercenti sui temi del commercio: parcheggi, tassa sui rifiuti, rapporti con i grandi centri commerciali. Ma soprattutto il piano di governo del territorio
L’incontro organizzato, sabato 30 aprile, dalla Confesercenti tra i sette candidati sindaco di Malnate, sul tema del commercio, ha avuto come grande protagonista il capitolo Pgt e il ricorso ancora pendente di fronte al Tar, oltre all’ormai annosa questione dell’area ex Siome alla Folla.
In apertura i candidati, sollecitati dalle domande di Pino Vaccaro, giornalista della "Provincia di Varese", e Michele Mancino, vicedirettore di "Varesenews", hanno espresso il proprio pensiero riguardo la situazione commerciale di Malnate e del rapporto tra piccola e grande distribuzione, dopo l’apertura di ben tre grandi magazzini nel giro di pochi mesi. Tutti d’accordo nel cercare di dare più risalto al piccolo commerciante, cercando di non destinare ulteriori aree commerciali alla costruzione di iper o supermercati e salvaguardando il lavoro delle piccola realtà, auspicando la nascita di un tavolo di lavoro tra amministrazione e commercianti. A sostenere questa tesi Filippo Castelli (fronte indipendentista per la Lombardia) e Samuele Astuti (Pd, Sel, Idv, Attivamente Donne e Malnate sostenibile).
Parcheggi, parcometri e rifiuti – Se riguardo alle zone di sosta cittadine, Astuti, Fabiola Longo (federazione della sinistra), Maurizio Damiani (intervenuto in sostituzione del fratello Sandro, candidato sindaco per la lista "Damiani sindaco" e Fli, che si trovava fuori Varese per impegni di lavoro) e Alessio Redaelli (Pdl, Udc, Mlanate ci lega, Malnate futura) si sono opposti all’installazione dei parcometri, Elisabetta Sofia (Lega Nord, Forza Malnate e Pensionati) si è detta perplessa, mentre Castelli ha fatto la proposta di far pagare solo dopo la prima ora, l’unico favorevole è stato Gianfranco Francescotto (Movimenti libero per Malnate).
Tutti si sono trovati d’accordo nel dover rivedere in maniera precisa il contratto attualmente in essere che lega il Comune alla Econord, società specializzata nello smaltimento dei rifiuti. Il nuovo patto dovrà essere, secondo il pensiero di tutti, più dalla parte dei commercianti, «salassati» con le ultime tasse. C’è chi ha proposto di far pagare anche in base al peso. Astuti ha però avvertito: «attenzione ai boschi che si gonfiano di rifiuti».
Pgt – Riguardo al Pgt (piano di governo del territorio) i candidati hanno fatto registrare un fondamentale pareggio. Astuti, Longo e Castelli bocciano il precedente piano, auguramdosi che il ricorso al Tar venga accolto e di volerlo rifare ex novo. Discorso differente per Francescotto, Sofia e Redaelli, che hanno espresso la volontà di continuare con l’attuale progetto, correggendo ove possibile, anche per evitare le spese che porterebbe un nuovo studio del territorio, che si aggirerebbero attorno ai 300 mila euro. Si è astenuto nel dire la sua Maurizio Damiani, fratello del candidato Sandro, assente come si diceva per motivi professionali.
Ex Siome – Il discorso del Pgt si è presto trasferito alla situazione dell’area ex Siome della Folla e anche in questo caso le idee e i pensieri dei diversi candidati sono state contrapposte. Tenendo conto che tutti hanno espresso l’intenzione di bonificare l’area e riqualificare il territorio, le contrapposizioni ci sono state sul «cosa farne». Sofia e Longo vorrebbero destinare l’area a zona verde e di interesse comunale, mentre Filippo Castelli non ha espresso un progetto particolare, ma solo la volontà di ridare il terreno ai cittadini. Se Astuti vorrebbe veder sorgere, «come sogno personale», un polo scientifico tecnologico, Damiani e Redaelli vorrebbero indirizzare l’area per un uso terziario avanzato proponendo servizi alla persona. Più realista Francescotto, che ha ricordato come l’area sia ancora in mano ai privati, intenzionati a costruire un outlet , e sarà difficile vietar loro di farlo. Sull’argomento lo stesso Francescotto ha ribadito come in passato sia stato fatto un esposto alla magistratura per punire chi ha scaricato i rifiuti tossici nell’area, unitamente all’ex consigliere di Rifondazione Comunista, ora candidato in lista con la Federazione della Sinistra, Stefano Bernasconi.
Museo dei trasporti Francesco Ogliari – Rimane invece un’idea molto lontana riportare a Malnate il museo dei trasporti di Francesco Ogliari. Oltre ad esserci perplessità sulla zona dove posizionarlo, gli eredi non sembrano intenzionati, secondo quanto riportato da Francescotto, a spostare il museo da Ranco.
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