La Pro Patria è salva, adesso è ufficiale
Consegnati nella sede della Lega i documenti che consentono ai tigrotti di iscriversi al prossimo campionato. Rientrato nelle ultime ore l’allarme bonifici, ora si attendono le decisioni degli organi federali
Abbandoniamo il condizionale, finalmente è tempo di tornare all’indicativo. La Pro Patria è salva e questa, finalmente, è una notizia ufficiale: la delegazione biancoblu sta già tornando da Firenze, dove sono stati consegnati tutti i documenti necessari per l’iscrizione al campionato, dalla fidejussione di 300.000 euro richiesta dal regolamento alle liberatorie firmate dai giocatori. Un esito positivo che non era per nulla scontato, non solo per le nefaste sorprese a cui la gestione-Tesoro (e quelle precedenti) avevano abituato i tifosi bustocchi, ma anche perché nelle ultime ore diversi giocatori e dipendenti avevano fatto l’amara scoperta di non aver ancora ricevuto i bonifici relativi ai pagamenti arretrati, condizione ovviamente necessaria perché l’iscrizione andasse a buon fine. Tutto, a quanto pare, si è risolto per il meglio e la Pro Patria ha potuto presentarsi a Firenze con tutti i documenti in regola, anche se sul filo di lana (il termine scadeva alle 19 di oggi).
Calvario finito? Questa volta sì, ma ciò non significa che i problemi della società bustocca siano terminati. In attesa di ratificare il passaggio di proprietà, la nuova dirigenza dovrà passare i prossimi giorni a rimettere in ordine in fretta e furia i bilanci, aspettando nel frattempo il pronunciamento dei vari organi federali, che purtroppo comporterà anche numerosi punti di penalizzazione. Andando con ordine, la prossima scadenza è quella dell’8 luglio, quando la Covisoc dovrà comunicare l’esito dell’istruttoria sull’ammissione al campionato. Non è affatto escluso che in questa prima fase la Pro Patria, vista la situazione disastrosa del suo bilancio, finisca tra le squadre non ammesse, il che significherebbe fare ricorso entro il 12 luglio (spendendo altri 9000 euro) e aspettare la decisione del Consiglio federale che dovrà arrivare non oltre il 16 luglio. I provvedimenti definitivi sull’ammissione al campionato verranno presi soltanto nella riunione di lunedì 18 luglio.
Intanto, però, si fanno i conti sui punti di penalizzazione da scontare nella prossima stagione: uno è già arrivato pochi giorni fa, a causa del mancato pagamento dell’indennizzo all’ex tigrotto Vincenzo Sarno, ma altri si aggiungeranno per non aver versato stipendi e contributi del terzo trimestre (in questo caso i punti in meno dovrebbero essere 3), per non aver presentato la documentazione richiesta dalla Covisoc in marzo e per non aver effettuato in tempo i bonifici. In totale, si parla di 7 o 8 punti in meno, un fardello pesante che la nuova Pro Patria dovrà portarsi dietro nella prossima stagione.
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