Per Aspem Reti arriva il giorno del giudizio

Il 30 giugno la commissione terrà il summit per la stesura della relazione finale, al fine di capire perché la piscina della Schiranna (e altro) abbiano prodotto 1,5 milioni di euro di buco

C’è lo spettro della corte dei conti dietro il giudizio che la commissione di esperti darà giovedì prossimo su Aspem Reti. Sono stati sprecati soldi pubblici? E come si è arrivati a questa situazione? Palazzo Estense decise di far gestire la piscina della Schiranna a una società comunale, Aspem Reti: il presidente Ciro Calemme la trasformò in una mecca del divertimento estivo, “Schiranna blu village”. I risultati economici non furono buoni e nel 2009 la società perse 1,5 milioni di euro. Lo scorso anno i lavori di ristrutturazione hanno bloccato la stagione estive e si prevede ancora una perdita. Nel frattempo Aspem Reti ha affidato la gestione della piscina alla canottieri di Varese.

Il buco della società ha attirato l’attenzione del consiglio comunale, perché come è noto si tratta di immobili di proprietà della città e pagati con i soldi dei cittadini. La commissione di inchiesta sui conti della società è stata istituita nel 2010, e presieduta da Emiliano Cacioppo (in realtà era la commissione affari generali con funzioni di inchiesta sulla gestione di Aspem reti). La commissione fece diverse audizioni assumendo tutti i conti e le relazioni. In una seduta il presidente Ciro Calemme (foto) osservò che Aspem Reti era stata concepita come una società che in qualche modo era strutturalmente in perdita, perché non aveva un contratto di servizio, ad esempio per la fornitura dei riscaldamenti agli immobili pubblici, adeguatamente remunerativo.

La commissione aveva però messo sotto attenzione anche i conti per avviare il progetto del Village alla Schiranna. La decisione finale era stata un sostanziale compromesso: affidare a una commissione di esperti tutte le carte per fare una relazione che chiarisse se erano stati sprecati soldi. La commissione, formata da dirigenti comunali, doveva consegnare entro il 16 aprile la carte. La consegna è stata invece ritardata di alcuni mesi fino a che, sabato scorso, Fabrizio Mirabelli del Pd (e tutti i consiglieri del gruppo) hanno chiesto di vedere le carte che, a suo dire, sarebbero state già consegnate il giorno 16 giugno. Il sindaco non ne era a conoscenza e ha battibeccato con Mirabelli su alcuni organi distampa. Dov’è la relazione? Oggi spiega tutto il presidente della commissione di esperti Filippo Ciminelli (segretario comunale, nella foto con il sindaco): «La commissione incaricata dal sindaco, e da me presieduta, per verificare la gestione della piscina  da parte di Aspem Reti si incontrerà giovedì 30 giugno nel mio ufficio per la stesura della relazione finale. Si precisa altresì che i lavori della commissione sono stati prorogati sino al 2 luglio al fine di acquisire ulteriori atti e documenti necessari alla relazione stessa. Entro tale data la relazione sarà consegnata al sindaco».

Mirabelli (foto) replica: «Questo gioco delle tre carte non ci piace e, soprattutto, non piace a tutti i varesini che sono stati costretti a mettere mano al portafogli per ripianare il buco di 1,5 milioni di euro relativo al bilancio di Asoem reti del 2009. E’ evidente che ogni ulteriore perdita di tempo oltre la seconda proroga fino al 2 luglio non potrebbe che essere interpretata come il tentativo di non fare chiarezza ». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Giugno 2011
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