Si spezza la fune della Lega
Cede la corda tesa sul Ticino tra la sponda lombarda e quella piemontese: diverse persone medicate a Sesto Calende, una donna ha un braccio rotto. Coinvolti anche Giorgetti, Rizzi e Longoni
Già la giornata si era rivelata sottotono, rispetto al bagno di folla dell’edizione dell’anno scorso: il tiro alla fune Leghista edizione 2011 aveva infatti molto meno spettatori dell’edizione 2010 e il più volte annunciato senatur Bossi, alla fine, è arrivato solo a festa finita, dopo che era già successo il patatrac.
Ma che la festa goliardica che vuole unire nella concorrenza leghista le due sponde lombarda e piemontese quest’anno si è tramutata in un grande spavento per tutti i partecipanti.
Erano pronti tutti, alle 17, 15: in 50 piemontesi sulla sponda di Castelletto Ticino, capitanati dal Presidente della Regione Roberto Cota e da Mario Borghezio, in 40 lombardi sulla sponda di Sesto Calende, capitanati da Marco Reguzzoni, Francesco Speroni, Giancarlo Giorgetti, Fabio Rizzi e il sindaco di Sesto Marco Colombo. Urla di incitamento e momenti di euforia dalla parte varesina: il fazzoletto pende decisamente dalla parte lombarda e quest’anno sembra che la vittoria – contrariamente all’edizione duemilaedieci – sia proprio dalla parte della sponda magra. Quanto uno schiocco fortissimo butta a terra rovinosamente tutti i partecipanti, tra cui alcune donne. Si parla subito di un cedimento della robustissima corda, che – anche nel video senza tagli di Varesenews – pochi secondi dopo penzola verso il ticino, liberata dal gioco del trattore che teneva ferma la cima.
Un forte odore di pelle bruciata ha fatto comprendere cosa sarebbe successo nell’immediato sulla ambulanza che fortunatamente presidiava da vicino l’evento: almeno trenta persone sono state medicate dal soccorso del 118, alcune per ferite riportate per la caduta (tra cui il collega fotografo Giorgio Lotti, ferito al volto), la più grave delle quali è una donna che si è spezzata un braccio. Moltissimi però si sono visti medicare abrasioni o meglio vere e proprie ustioni causate dall’attrito della corda: tra i coinvolti in questo tipo di ferita il più serio sembrava Giancarlo Giorgetti, che mostrava, nei momenti subito dopo l’evento serie abrasioni alle mani e ai polpastrelli e che poi è stato medicato al Pronto Soccorso di Varese. Ferito alle gambe dalla "frustata" della corda anche il sindaco di Sesto Calende Marco Colombo, e piccole ferite al volto e alle mani anche per il consigliere regionale Giangiacomo Longoni e il senatore Fabio Rizzi. Illesi invece Marco Reguzzoni e Francesco Speroni, anch’essi partecipanti alla kermesse.
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