Sindaco e dirigente scolastico: “Insieme per il scuola”
Pace fatta tra il sindaco Poretti e il professor Lomurro dopo un diverbio in Municipio sul piano di diritto allo studio
Tutto chiarito tra sindaco e dirigente scolastico di Castiglione Olona. Così affermano dal comune con un comunicato diffuso recentemente, dopo le discussioni che hanno provocato da parte del gruppo Progetto Castiglione anche la richiesta di scuse del sindaco Emanuele Poretti nei confronti del dirigente scolastico Lomurro.
«Tra Comune e scuola non c’è assenza di dialogo. Tutt’altro – spiegano dal municipio -. L’appuntamento chiarificatore è stato fissato per porre fine alle polemiche nate in seguito a un acceso battibecco avvenuto nel corso di un incontro sul Piano di diritto allo studio che aveva addirittura portato “Progetto Castiglione” a presentare una mozione d’invito a scuse pubbliche».
«Il chiarimento con il dirigente scolastico è avvenuto nei giorni successivi l’episodio – ha commentato Poretti -. Non avevo certo bisogno di aspettare che qualcuno mi dicesse cosa fare». E lo stesso Lomurno ha sottolineato che «si è trattato di un incontro molto proficuo, durato un paio di ore. Sul piano informale abbiamo parlato con tranquillità, chiarezza e sincerità, pronti a lavorare per obiettivi comuni, indipendentemente da posizioni politiche o ideologiche».
Tutti d’accordo quindi sul fatto che si debba collaborare per la scuola castiglionese. «Le accuse di mancanza di comunicazione tra Amministrazione comunale e scuola sono totalmente infondate – ha proseguito il sindaco – Il mio personale interessamento e quello dei componenti la giunta per il mondo scolastico è sotto gli occhi di tutti. Ci siamo dati da fare per la sistemazione degli immobili e abbiamo sempre proposto la partecipazione della scuola alle nostre attività».
A metà giugno ci sarà un nuovo incontro tra le parti, sul piatto ci sono tanti progetti da valutare e da portare avanti insieme. E durante l’incontro Poretti e Lomurno hanno voluto fare una precisazione in ordine al mancato canto dell’Inno nazionale durante il Consiglio comunale dei ragazzi. «In quell’occasione è stato il sindaco, sapendo che i ragazzi l’avevano già eseguito in altre manifestazioni, a chiedere che venisse cantato. Visto che non erano preparati ho proposto di farli tornare a scuola per l’ultima ora di lezione».
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