“Razzismo e intolleranza, la Lega si fermi”
Il Comitato Antifascista cittadino attacca gli esponenti leghisti per le dichiarazioni sui profughi e sul caso Borghezio: "Sono fuori dalla civiltà e dalla Costituzione". Polemica anche sui manifesti di Tradate
Duro attacco del Comitato Antifascista di Busto Arsizio alla Lega Nord sui diversi "casi" scoppiati negli ultimi giorni: dalle dichiarazioni di Mario Borghezio, poi sospeso dal partito, sulle stragi in Norvegia, alle frasi di Alessio Rudoni sull’emergenza profughi, fino ai manifesti celebrativi del Duce apparsi a Tradate. "Diciamo basta – dicono i responsabili dell’associazione in un comunicato – agli atteggiamenti e alle dichiarazioni intolleranti e razziste della Lega. Negli ultimi giorni l’europarlamentare Francesco Speroni, con la sua difesa di Borghezio, e il segretario cittadino Alessio Rudoni che mette sullo stesso piano l’emergenza profughi e l’emergenza rifiuti, hanno dato l’ennesima dimostrazione dei disvalori di cui sono portatori. Si sono messi fuori dalla civiltà e dalla Costituzione. Così come lo è la prossimità coltivata da tempo fra leghismo e fascismo nella vicinanza degli atteggiamenti prepotenti, intolleranti e razzisti che trovano nelle ultime esternazioni del sindaco di Tradate in merito ai manifesti "Auguri Duce!" una preoccupante dimostrazione".
"Questi signori – prosegue il comunicato – agitano la paura dell’invasione e creano il clima di insicurezza come strumenti di formazione e dominio delle coscienze e di incasso elettorale. La Lega è pronta a fare la battaglia per il Crocifisso, dimenticando però quali siano i veri valori cristiani, a cominciare dall’amore per il prossimo: il segretario cittadino chieda scusa, se ne è capace, agli immigrati, persone disperate in fuga dalla guerra. Ma purtroppo sappiamo che il Vangelo padano recita: "Bussate e vi sarà aperto… a meno che non incontriate un leghista, e dunque le scuse non arriveranno".
Il Comitato preannuncia anche l’imminente promozione di una petizione on line per "dare altre risposte ai bisogni, a partire dall’accoglienza ai profughi di Libia": un’iniziativa dedicata a "l’altra Provincia e l’altra Busto, quella per cui la coscienza non va mai in vacanza, quella che ogni giorno è impegnata nel volontariato, nel dialogo, nell’aiuto a chi ha bisogno, quella che lavora per abbattere barriere e pregiudizi".
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