Scuola di Morosolo senza mensa, protesta dei genitori
Una delegazione si è presentata in Comune per essere ricevuta dal sindaco Maroni: "State tagliando una scuola d'eccellenza" , ma il primo cittadino ha cercato di calmare gli animi: "provvederemo a ripristinare il servizio"
Il sindaco si Casciago Beniamino Moroni non si aspettava una delegazione così numerosa. Si sono presentati in una ventina i genitori degli alunni della scuola elementare di Morosolo nel suo ufficio questo pomeriggio, mercoledì, per protestare e chiedere provvedimenti urgenti per ripristinare una serie di servizi che sono stati soppressi all’inizio di quest’anno scolastico. Cristina Rigamonti, in rappresentanza dell’associaizone dei genitori, ha spiegato ai giornalisti il perchè della protesta: «La scuola elementare di Morosolo è un’eccellenza che vogliamo difendere ma da quest’anno ci siamo ritrovati con un taglio del modello delle 30 ore, ora ridotte a 27 e la soppressione dei pomeriggi e della mensa – racconta – prima dell’inizio dell’anno scolastico ci era stato assicurato che il problema era stato risolto grazie ad un accordo con la cooperativa Villaggio Sos ma ad oggi loro non hanno ancora avuto una risposta dal comune mentre noi genitori siamo in difficoltà».
Molti di loro hanno optato per altre soluzioni a causa della mancanza di tempestività nella risoluzione del problema ma altri sono rimasti senza il servizio promesso e senza possibilità di trovare una soluzione alternativa, nonostante questo le rette sono raddoppiate e l’associazione dei genitori, che si era offerta di coprire le mancanze della scuola, non è stata presa in considerazione. Per questo si sono presentati dal sindaco che li ha accolti e ha ascoltato le loro rimostranze. La promessa del primo cittadino Maroni è stata quella di non lasciare soli questi genitori: «C’è un problema di numeri – ha detto il sindaco – la cooperativa avrebbe sopperito al problema della mensa ma non sono stati raggiunti gli utenti minimi». I genitori hanno risposto dicendo che il problema della mancanza di utenti era stato determinato dalle lentezze dell’amministrazione e temono che dietro questa operazione ci sia l’intenzione di accorpare le due scuole del paese: «Ci trattano così perchè il 60% degli alunni della scuola non è di Casciago». Ma il sindaco ha cercato di tranquillizzare gli animi: «A costo di accollarci i costi della mensa garantiremo il servizio, si tratta solo di avere un po’ di pazienza».
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