Sfruttava una giovane, in manette un uomo
Insieme ad altri due complici aveva sequestrato e costretto alla prostituzione una ragazza di 20 anni a Ravenna. I Carabinieri l'hanno liberata e hanno arrestato tutti gli sfruttatori, il capo si nascondeva a Busto
E’ stato arrestato a Busto Arsizio dai Carabinieri di Ravenna C.B. 40enne rumeno ricercato da quasi un mese con l’accusa di sequestro di persona e sfruttamento della prostituzione ai danni di una giovane 20enne connazonale. Il tutto nasce dall’ormai noto evento di Marina Romea quando i militari di Ravenna sono stati impegnati nelle ricerche serrate della ragazza che era costretta, contro la sua volontà, a seguire i propri sfruttatori per esercitare la prostituzione. Le indagini erano partite da un episodio avvenuto nella tarda mattinata di martedì 16 agosto quando è stato segnalato ai Carabinieri della Stazione di Marina Romea che una giovane, probabilmente una prostituta era stata caricata con la forza su una Opel grigia da un uomo. Fortunatamente un testimone in transito sulla Romea e che ha assistito ai fatti ha potuto memorizzare la targa della vettura, una familiare tedesca, che i militari hanno subito diramato alle stazioni dell’Arma in tutta Italia come vettura da ricercare. Il lavoro si è protratto a lungo e senza sosta, non trascurando di interrogare tutte le possibili amiche e conoscenti della vittima, alla ricerca del minimo indizio utile alle indagini. In tale ambito è emerso che il fatto poteva essere connesso ad un protettore oppressivo da cui la giovane era scappata già una volta e che già una volta si era presentata sulla Romea a cercare di riportare sotto il suo controllo la giovane.
In serata la prima svolta con l’individuazione, da parte dei colleghi della Compagnia di Breno, della vettura parcheggiata in una zona residenziale di una frazione. A quel punto è scattata la trappola e dopo una notte di appostamenti sono stati visti salire la giovane, accompagnata da una donna che sembrava controllarla ed un giovane uomo. Immediatamente bloccati, sono finiti in manette un romeno di 24 anni ed una romena di 20 anni. Ma il lavoro degli uomini della Stazione di Marina Romea e del Nucleo Operativo ancora non era finito dato che, pur con la soddisfazione di avere portato al sicuro la giovane, mancava all’appello ancora un criminale: colui che probabilmente rappresentava una pedina importante nell’organizzazione del rapimento, il vero e proprio sfruttatore nonchè ideatore del rapimento, dato che la vettura era riconducibile a lui.
Di lui avevano ben poco ma sapevano che era sfuggito per un’inezia alla cattura, dato che il suo cellulare era stato rinvenuto nei pressi del luogo ove la giovane rapita era stata liberata. I militari si sono allora gettati a capofitto alla sua ricerca, diramando in tutta Italia le sue caratteristiche e scandagliando ogni possibile contatto noto con altri connazionali o amici finchè una labile traccia li ha portati a ritenere che si trovasse nella zona di Busto Arsizio, dove aveva probabilmente ottenuto ospitalità da amici. Con la collaborazione dei colleghi della Compagnia di Busto Arsizio, che hanno svolto gli accertamenti in zona e controllato in maniera discreta i possibili punti di ritrovo della comunità romena, l’uomo è stato infine agganciato in un bar del centro cittadino, seguito e infine tratto in arresto. Per lui si sono aperte le porte del carcere di via per Cassano mentre per l’amico, molto ospitale ma avventato, è scattata la denuncia per favoreggiamento. Ai Carabinieri, dopo questo intenso mese di lavoro, rimane la grande soddisfazione non solo di avere liberato in meno di 24 ore una povera giovane costretta alla prostituzione, ma anche quella di avere concesso solo pochi giorni di illusoria impunità ad un criminale che probabilmente già pensava di averla fatta franca. Le indagini sono tuttora in corso.
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