Cantiere fermo, Cattaneo furioso
Problemi relativi ai pagamenti tra la ditta esecutrice e Rete Ferroviaria Italiana. L'assessore regionale alle infrastrutture: "Stiamo lavorando per la ripresa immediata dei lavori" - ma la Salini è in difficoltà economiche
«Si è trattato di un fulmine a ciel sereno, stavamo lavorando per risolvere i problemi. Già a partire da quest’estate in Regione avevo coinvolto tutti i soggetti coinvolti per risolvere alcune difficoltà in merito alla concentrazione di arsenico nelle rocce. Questo problema è in fase di soluzione. Il problema vero è l’aggravarsi dei rapporti tra l’imprersa Salini, che sta eseguendo i lavori e l’ente appaltatore che è Rete Ferroviaria Italiana». Raffaele Cattaneo sta affrontando un week-end difficile e, in occasione dell’inaugurazione di una scuola a Morazzone si sfoga con i cronisti. Cattaneo in particolare è arrabbiato con l’impresa Claudio Salini che ha deciso di portare il contratto con Rfi in tribunale e ha sospeso unilateralmente i lavori per la costruzione della ferrovia tra Stabio e Arcisate.
«Sono già in contatto con l’impresa – assicura l’assessore regionale alle infrastrutture – lunedì stabiliremo un contatto anche con Rfi, l’obiettivo è riprendere i lavori al più presto». Ma lo sfogo di Cattaneo non si ferma:«Questa modalità non va bene, non si possono interrompere lavori coì importanti senza avvisare gli enti istituzionali del territorio che tanto hanno fatto per far partire quest’opera così importante. Mi auguro e farò di tutto per riprendere immediatamente il percorso e se così non sarà la risposta del territorio sarà fortissima perchè non staremo con le mani in mano a subire volontà altrui rispetto alle quali, tra l’alrtro, restiamo sensibili».
Secondo la ditta Salini R.f.i. ha commissionato lavori per 40 milioni di euro per i quali, però, non avrebbe garantito la copertura finanziaria ma Rete ferroviaria avrebbe risposto che Salini stia forzando la mano per ottenere qualcosa in più. Secondo Cattaneo è una dialettica normale che è sempre esistita tra commitente e impresa realizzatrice: «Il fatto grave è che Salini mi aveva assicurato che i lavori sarebbero andati avanti comunque mentre io mi ero impegnato per risolvere il problema con Rfi. Invece ha fermato il cantiere». Salini avrebbe detto a Cattaneo che l’impresa sta perdendo un milione di euro al mese perchè il cantiere non va come dovrebbe, come era previsto nell’appalto.
Nota finale sulla questione arsenico: «Arpa ci ha assicurato che non ci sono rischi per la salute e che l’arsenico naturale non deve essere smaltito con procedure complesse, anzi potrà essere utilizzato nel calcestruzzo e per il sedime ferroviario». Nessun problema di inquinamento delle falde acquifere? «Assolutamente no – conclude Cattaneo – l’unico pericolo deriverebbe dalla lavatura delle terre che contengono arsenico ma è una procedura che non è previstain questo tipio di cantiere».
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