Maran: “Un Varese a due facce”
Il mister del Varese assolve solo un tempo dei suoi uomini. «Mi dispiace perché nella prima parte non siamo stati i soliti, è mancato un po’ l’atteggiamento mentale giusto»
Non è una questione di Cabala, almeno per Maran. La sconfitta contro il Cittadella è figlia di un calo mentale. Paradossalmente il Varese ha preso il gol su punizione di Schiavon nel suo momento migliore. «Siamo partiti bene – dice il tecnico del Varese – poi abbiamo pensato che fosse la continuazione di Grosseto. Nel secondo tempo siamo andati un po’ meglio, rispetto al primo, dove abbiamo forzato molto sulle loro palle lunghe. Mi dispiace perché nella prima parte non siamo stati i soliti, è mancato un po’ l’atteggiamento mentale giusto».
La punizione di Schiavon, prima di finire in rete, ha fatto un rimbalzo anomalo. Bressan se l’è vista rimbalzare davanti, carambolargli sul braccio e finire in rete. Anche i cambi forzati hanno determinato questa sconfitta. «L’uscita di Grillo – continua Maran – ci ha condizionati per i cambi. Comunque dopo il gol la nostra reazione è stata buona».
Maran spende anche una parola per il pubblico. «E’ stata una partita maschia e i
nostri tifosi sono stati ammirevoli per il calore dimostrato e per come sostengono la squadra anche nei momenti difficili».
Grillo entra in sala stampa con le stampelle. per lui una distorsione alla caviglia destra. «Non ci facciamo mancare nulla – dice il difensore del varese – speriamo che sia leggera, la mia caviglia è rimasta nelle gambe dell’avversario e si è girata. Questa volta non siamo partiti con la stessa attenzione di Grosseto, ma nonostante la sconfitta abbiamo trovato la nostra compattezza. Il nostro margine di miglioramento è nell’azzerare i cali, eliminare queste false partenze. Oggi è stato solo un piccolo caso».
Claudio Foscarini è felice perché nel giorno della vittoria compie 53 anni. «E’ una vittoria importantissima e un bellissimo regalo – dice il mister del Cittadella – perché avevamo ancora negli occhi il pareggio di domenica scorsa con il Livorno. Oggi si è capovolta la situazione come episodi, è quindi giusto dire che il calcio qualcosa ti toglie e qualcosa ti dà. Nella seconda parte io avevo raccomandato i miei centrocampisti di presidiare la linea mediana del campo perché il Varese recupera moltissimo, credo che sia la squadra migliore nei recuperi delle seconde palle. Noi siamo passati a 5 ma non sempre siamo riusciti ad arginare Carrozza, un giocatore che merita una categoria superiore».
Per Christian Terlizzi è stato, nonostante la sconfitta, un ritorno ai grandi livelli a cui era abituato. Una prova superlativa la sua, un misto di eleganza, precisione e intelligenza. insomma, si vede che è di una categoria superiore. «Abbiamo fatto due tempi diversi – dice il difensore del Varese – siamo partiti bene con l’occasione di Carrozza e poi ci siamo adeguati al loro gioco. Nel secondo tempo, invece, abbiamo creato, siamo ripartiti. Loro non ti danno modo di giocare, tagliano sempre fuori il centrocampo e quindi i nostri centrocampisti dovevano fare fatica doppia. Noi siamo un’ottima squadra dobbiamo tenere palla , invece noi ci siamo adattati al loro gioco».
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