Damonte: “In questo stadio ci venivo da piccolo”

Loris Damonte, quando entra in sala stampa, non appare emozionato. Oggi a Marassi c’erano tutti i suoi parenti. Il papà, la mamma, le due sorelle e i suoi amici della curva nord. Questo centrocampista, nato a Savona nel 1990, cresciuto ad Arenzano e calcisticamente nel Genoa (ha giocato nella primavera), ha vissuto il suo momento di gloria, segnando il gol della vittoria del Varese allo scadere di tempo, dopo aver sostituito il capitano Neto Pereira. Se a questo si aggiunge che è pure un tifoso sampdoriano, allora è sicuro che questa befana entrerà nell’album personale dei ricordi. «In questo stadio – dice Damonte – ci venivo da bambino con mio padre. Quando mi stavo riscaldando sono andato a salutare i miei amici in curva, anche se io non sono mai stato un ultras. E’ stata una grande emozione».
Il suo gol è stata una perla di precisione. La degna finalizzazione di un assist perfetto, quello di Alessandro Carrozza, anche lui, come Damonte, entrato in corsa. «Sono arrivato sulla palla – spiega il giocatore – al momento giusto. L’ho colpita di precisione, di piatto, prendendo in controtempo il portiere che è andato dalla parte opposta».
In sala stampa arriva anche il laconico Jasmin Kurtic. Lo sloveno, che è stato padrone assoluto del centrocampo, sintetizza in una battuta l’intera partita e anche lo stato di grazia che sta vivendo personalmente sul piano calcistico: «Abbiamo vinto facile».