“L’alleanza? Solo se c’è un candidato sindaco civico”
I Popolari presentano come candidato l'avvocato Michela Marchese e dettano le loro condizioni per continuare l'esperienza di Nuova Cardano Viva
I Popolari affilano le armi in vista delle elezioni, lanciano una candidatura giovane e dettano le loro condizioni per “salvare” l’alleanza allargata di Nuova Cardano Viva. «Per noi il requisito è una maggior civicità e una leadership che la garantisca» dice Enrico Tomasini, coordinatore storico dei Popolari. E il volto della proposta civica oggi è quello di Michela Marchese, avvocato 36enne, due figli e tante attività tra il gruppo della San Vincenzo e l’impegno per l’asilo: «Ho iniziato questa esperienza – dice la candidata sindaco – quattro mesi fa, nel momento in cui i Popolari mi hanno coinvolto: siamo un gruppo di persone molto motivate, con uno spirito civico che è il sale di tutti gli interventi che pensiamo per Cardano». Tra le attenzioni, soprattutto i servizi alle persone, il collegamento tra associazionismo, cittadini e amministrazione: «Niente opere faraoniche, ma interventi mirati, con un’attenzione anche al tema del lavoro che manca, per esempio con l’idea della Banca del Tempo per valorizzare le potenzialità delle persone inespresse dopo la perdita del lavoro».
Fin qui, alcune linee del programma. Rimane da sciogliere il nodo politico delle eventuali alleanze. Tomasini dice che «la fase del confronto con il Pd c’è stata» ma non ha portato a nulla: «Avevamo chiesto che ci dessero un nome su cui confrontarsi, alla fine dopo aver aver accertato che non c’è possibilità di arrivare ad un unico nome abbiamo deciso di accelerare». Fine dell’esperienza di Nuova Cardano Viva, dunque? Nonostante i nuovi segnali che vengono dal Pd… «Non escludo che si possa fare l’alleanza, ma su altre basi: noi quello che potevamo fare l’abbiamo fatto, le condizioni non sono più quelle di tre mesi fa». E la condizione è proprio sul nome del candidato sindaco, che non sia più espressione di partito, ma della famosa "civicità". Anche per questo i Popolari stanno mantenendo aperto il dialogo con Ugo Quadrelli e Giacomo Iametti, considerati portatori di un interesse prevalentemente civico. Che la partita sia tutt’altro che chiusa lo dice anche un particolare: c’è un candidato sindaco, ma non c’è ancora il simbolo della lista.
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