Microimprese nella morsa della crisi

L’Analisi congiunturale di Confartigianato Varese mostra difficoltà persistenti: fatturato in calo, ordinativi in sofferenza, erogazione di credito in discesa

L’analisi relativa al 1° trimestre 2012, basata sui dati provenienti da Unioncamere Lombardia, dall’Area amministrazione personale dell’Associazione artigiani della provincia di Varese e da Artigianfidi Lombardia, mostra un sistema produttivo in evidente difficoltà in tutti i parametri.
La produzione del 1° trimestre 2012 è diminuita nei confronti del 4° trimestre del 2011 (- 4,68%) ed anche rispetto al 1° trimestre del 2011 (- 3,69%). Nel confronto fra le classi dimensionali, a livello produttivo, mostrano maggiore sofferenza le aziende più piccole (- 9,33%), mentre sono stabili quelle oltre i 10 addetti.
Il fatturato presenta una situazione analoga con qualche segnale positivo dall’estero. I prezzi medi delle materie prime continuano a subire incrementi (+2,78%), mentre sono stabili quelli dei prodotti finiti (+0,10%).
Il mercato del lavoro evidenzia percentuali negative (-2,38%), soprattutto nelle micro aziende (-5,26%). L’andamento produttivo per destinazione economica indica una situazione tendenziale negativa specialmente nei beni intermedi (-6,91%). Rispetto al 1° periodo del 2011 mostra aumenti produttivi solo il tessile (+3,02%).
Il fatturato presenta i medesimi risultati con un – 4,18% nei confronti del 1° trimestre 2011 e un -3,46% nei confronti del trimestre precedente. La componente estera è aumentata solo a livello congiunturale (4,69%), mentre è in calo rispetto al 1° del 2011 (-2,64%) e al mercato interno (-3,11%). La quota estera occupa il 6,37% del fatturato totale.
Il tasso d’utilizzo degli impianti ha subito un decremento di circa 5 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione e si attesta intorno al 59,78%. La percentuale più elevata si osserva nelle varie (70,27%), mentre quella più bassa nei minerali non metalliferi (32,75%).
Gli ordinativi acquisiti nel trimestre. E’ in sofferenza il livello di ordinativi nel confronto con il 1° trimestre 2011 con un -7,71% che scaturisce dalla media fra -6,14% del mercato interno e il -2,32% del mercato estero. 
(nella foto: Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato Varese e Lombardia)

L’occupazione accusa ulteriori decrementi (-2,38%
) ma anche qualche timido movimento.
Secondo l’elaborazione del servizio Amministrazione del Personale di Confartigianato Varese su un campione di circa 9000 dipendenti, occupato nelle micro e piccole imprese, nel primo trimestre 2012 si registra un decremento dello 0,8% nell’occupazione (differenza tra assunzioni e licenziamenti). Il 97,6% dei licenziati aveva un rapporto di lavoro subordinato, mentre il 2,4% in stage e lavoro a progetto. Nello stesso periodo, però, si sono registrate assunzioni pari al 6,6% del campione analizzato: il mercato del lavoro per tale tipologia di aziende non risulta completamente ingessato. I nuovi ingressi, infatti, hanno riguardato per il 57,6% contratti a tempo determinato e per il 27% contratti part time. Il 17,9% dei neo assunti è straniero.

Le CIG in deroga mostrano una situazione negativa sul piano occupazionale in rapporto ai dati dei trimestri precedenti. Dalle procedure compiute nel corso del periodo gennaio – marzo 2012, questa volta è la Meccanica il settore maggiormente in difficoltà; segue il TAC. Destano preoccupazione anche il Legno e la Plastica. In questo primo trimestre le CIG hanno toccato quota 303, pari alla metà di quelle concesse nel 2011.

Il livello delle scorte dei prodotti finiti è ritenuto adeguato dal 56% delle imprese intervistate; per le restanti aziende le valutazioni di scarsità prevalgono su quelle di esuberanza, portando il saldo a – 24 % (dato in netto calo ). Si attesta invece intorno al 55% il numero di aziende che non tiene scorte (61% il valore del precedente periodo).
I prezzi medi delle materie prime sono ulteriormente variati (+2,78%), mentre sono sostanzialmente stabili quelli dei prodotti finiti (0,10%).

IL CREDITO AGEVOLATO
L’analisi dei dati del primo trimestre 2012, registra un aumento del numero di richieste di finanziamento veicolate per il tramite del nostro Confidi, sia in termini numerici che di volumi intermediati. Il numero di richieste deliberate positivamente dal Confidi si attesta a 922 contro le 910 del 2011, mentre i volumi intermediati crescono dai 45 milioni del 2011 agli oltre 47 milioni del 2012 (nel quarto trimestre 2011 il numero di richieste e i volumi intermediati erano stati rispettivamente 1.206 e 59 milioni di euro). Rimane stabile l’importo medio del finanziamento deliberato dal Confidi (49.000€).
A fronte della crescita della domanda di richieste di finanziamento, le erogazioni effettuate dagli istituti di credito diminuiscono nel 1° trimestre 2012 del 5% rispetto allo stesso periodo del 2011. Si passa da 41 a 39 milioni di euro finanziati alle nostre imprese (nel quarto trimestre le erogazioni sono state pari a 47 milioni di euro).
La selettività da parte del sistema bancario in termini di numero di pratiche respinte si attesta al 5%. In lieve calo il dato riferito alle pratiche in attesa di esito (circa 341 per un volume di 21 milioni di euro).
L’operatività a breve termine si attesta intorno al 76% rispetto al 24% a medio lungo termine. La quota di anticipi si attesta al 75% rispetto al 14% della liquidità e al 11% degli investimenti.

PREVISIONI
Nel secondo trimestre 2012, la produzione dovrebbe diminuire del -18%. Dato dettato da un calo della domanda interna del -24%, in parte mitigato da una sostanziale tenuta della domanda estera (+ 6,3%). Il mercato del lavoro dovrebbe subire ancora variazioni in negativo del -12%, mentre il fatturato dovrebbe calare del -20%.

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Pubblicato il 11 Maggio 2012
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