Provincia, il Pdl manda Bottini in panchina
"Ci vuole un rinnovamento". Il coordinatore provinciale Lara Comi annuncia che il vicepresidente sarà rimpiazzato dall'assessore Luca Marsico, ma resterà in giunta
Il Pdl cambia un po’ di carte in tavola. Il partito ha deciso che il bustocco Gianfranco Bottini (foto) non sarà più vicepresidente della Provincia, anche se manterrà il suo assessorato all’edilizia scolastica. Il suo posto sarà preso dall’assessore all’ambiente Luca Marsico, ma anch’egli manterrà la delega che già aveva. Gli assessori rimangono dunque gli stessi di prima, cambieranno solo le targhette delle loro stanze. «La nostra parola d’ordine è rinnovamento – afferma tuttavia il coordinatore provinciale Lara Comi – vogliamo cambiamento e rilancio, e insieme abbiamo preso questa decisione».
Bottini resta nella "rosa dei convocati" in giunta perchè non ha lavorato male, su questo tutti sono concordi. Già, ma allora perché cambiare un incarico che è sostanzialmente di rappresentanza? «Abbiamo bisogno della sua esperienza nel partito – spiega Lara Comi – in particolare a Busto Arsizio, dove c’è una situazione complessa».
Bottini sarà nominato dalla Comi vicecoordinatore del Pdl provinciale, e affiancherà proprio Marsico nella stessa carica, mentre Paolo Aliprandi (compente ciellina) è il coordinatore vicario. In questo modo si ricostituisce un poker di capi partito che fanno riferimenti alle quattro correnti varesotte del Pdl stesso.
Qualcuno potrebbe obiettare che dovrebbero essere le istituzioni a decidere queste nomine e che Bottini è vicepresidente perché lo ha nominato il presidente della provincia Dario Galli, ma il leghista che guida Villa Recalcati ha già fatto sapere che lui si limiterà a ratificare le decisioni degli alleati. La Comi ragiona sulla necessità di riconquistare gli elettori, di dare una scossa che non sia però solo una sostituzione di facce giovani, e assicura che il partito è unito. La promozione di Marsico a vicepresidente è probabilmente una prova di forza interna della corrente dei laici di Nino Caianiello ( a cui Marsico fa riferimento) ed è spiegabile anche con la necessità di mostrare che all’interno del partito questa componente, nonostante gli infortuni giudiziari, è ancora influente. La Comi sembra però moto serena: ha deciso di gestire questo passaggio “riorganizzando” le forze tra incarichi istituzionali e incarichi di partito, e in questo modo ha ottenuto che, quantomeno davanti ai giornalisti, tutti si dichiarassero soddisfatti, in primis lo stesso Bottini che ha assicurato di non sentirsi affatto penalizzato.
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