“Cosa volete? Questo è un luogo di pace”
Durante il programma tv Mistero all’interno del Monastero, alla caccia del fantasma di Manigunda, una sensitiva avverte la presenza di monache che parlano tramite lei
«Cosa volete? Cosa volte? Questo è un luogo di pace». Sono le parole che ha usato la sensitiva Manuela durante la registrazione del programma tv Mistero, all’interno del Monastero di Cairate. La troupe, insieme ai conduttori di Daniele Bossari, Jane Alexander, Paola Barale e Nicole Pelizzari, era accompagnata anche dagli esperti del gruppo GHT che fanno le rilevazioni scientifiche per cercare la presenza di entità e fantasmi nei luoghi da loro visitati.
Il gruppo era alla ricerca di prove sulla presenza del fantasma di Manigunda, la monaca che fece costruire il monastero durante la presenza dei Longobardi nella zona. Durante il programma è stata fatta vedere la foto scattata dall’operaio, ma su di essa non si è concentrata la ricerca. Il gruppo ha posizionato diverse telecamere all’interno del monastero, andando alla ricerca, con la sensitiva Emanuela, di "entità".
Questo fino a quando, in una cripta, la donna ha avvertito la presenza di un gruppo di monache. Queste, secondo il racconto della donna, si sono messe intorno al gruppo, e hanno cominciato quindi a parlare tramite Emanuela chiedendo “Cosa volete, cosa volete, questo è un luogo di pace”. La donna è poi quasi svenuta. Poco dopo un esperto di GHT ha chiesto alle entità di emettere un rumore e c’è stato un colpo.
Un secondo gruppo di Mistero, sempre insieme a Emanuela, è poi andato in un luogo dove pare che alcuni operai abbiano trovato dei resti di bambini. Sempre accompagnati da Emanuela, la sensitiva ha consigliato più volte di chiudere la ricerca: “È meglio per loro, ed è meglio per noi” ha detto. Il programma tv di ricerca del Mistero, tra molta suggestione, buone riprese e atmosfera, ha così dato voce a un altro caso misterioso. Poche prove, tante domande, per una leggenda che continuerà a essere tale.
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