Il nuovo direttore Pontoni fiducioso: “Non ci saranno tagli di letti”
Tanti progetti sulla scrivania ma nessuna emergenza. Il direttore del Sant'Antonio parla del futuro dell'azienda in tempi di crisi e di spending review
Humberto Pontoni, nato a Buenos Aires nel 1952, è il nuovo direttore dell’Azienda ospedaliera Sant’Antonio a Gallarate. Ha assunto l’incarico ufficialmente ieri, dopo aver ricevuto le consegne dall’ex Cristina Cantù insediatasi al suo posto all’Asl di Monza e Brianza.
Ha già visitato il plesso di Gallarate e il presidio di Somma. Oggi, martedì 4 settembre, si reca ad Angera e, in futuro, si ritaglierà tempo per andare nei diversi poliambulatori e nei centri psichiatrici che fanno capo all’azienda. Per lui è, tutto sommato, un ritorno a casa: negli anni ’80 lavorò alla direzione medica del sant’Antonio come responsabile dell’igiene pubblica e ambientale: « Sinceramente non ho memoria di quale fosse il territorio – ha commentato il dottor Pontoni – dopo quell’incarico, ho avuto numerose esperienze come direttore sanitario sia in Lombardia sia in Emilia. Diciotto mesi fa sono stato nominato direttore generale dell’azienda sanitaria di Monza e oggi sono qui. Devo ancora conoscere approfonditamente la situazione. Mi sembra, comunque, che sia una struttura in grado di assolvere appieno il suo compito. A parte le alte specialità, si possono trovare tutte le risposte ai bisogni del territorio. Sicuramente è un punto di riferimento per la popolazione».
Entro tre mesi, però, sarà chiamato a scrivere il Piano dell’offerta aziendale: « Si parla di "spending review" e di tagli ma non credo che vadano interpretati come termini minacciosi. Chiaramente si dovranno eliminare tutti gli sprechi e contenere i costi, cosa che per altro in Lombardia si fa da anni. Non penso che si arriverà a chiudere posti letto o unità operative. Si tratterà di trovare nuovi modelli organizzativi per evitare doppioni».
Circa la squadra, il nuovo direttore chiede tempo: « Per ora confermo i due direttori ( la d.ssa Simonetta Bettelini direttore sanitario e il dr Mauro Caruggi direttore amministrativo) che hanno lavorato con il mio predecessore. Il contratto mi dà tre mesi di tempo per confermare questa scelta».
Il nuovo dg, quindi, inizia a lavorare seguendo consigli e idee lasciati in eredità dalla dottoressa Cantù: « Non ci sono emergenze da affrontare in tutta fretta. Chiaramente ci sono progetti in itinere, cantieri aperti, sviluppi futuri da seguire. Proseguirà il dialogo con il Comune per capire quali spazi di manovra si possono trovare per quest’ospedale che insiste in una zona densamente sviluppata. Non ci sono grandi possibilità, ma ci proveremo».
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