Quintino Magarò sospeso dalla funzione di consigliere comunale

Quintino Magarò è sospeso dalla funzione di consigliere comunale di Gallarate: fino a che sarà agli arresti domiciliari, il consigliere eletto nelle file della lista "Mucci – Orgoglio Gallaratese" sarà sostituito dal primo dei non eletti in lista.
La comunicazione è arrivata a Gallarate venerdì pomeriggio, dalla Prefettura di Varese, e il provvedimento è stato poi notificato a tutti i consiglieri comunali. La procedura prevista per legge, come spiega il Presidente del Consiglio Comunale Marco Casillo, che si sta occupando degli adempimenti previsti: «La Procura di Busto Arsizio ha comunicato al Prefetto il procedimento a carico del consigliere, ai sensi dell’articolo 59 comma 4 del Testo Unico degli Enti Locali». La misura cautelare (in questo caso gli arresti domiciliari) è una delle ipotesi per cui è prevista la sospensione, per la precisione «l’ipotesi 1 comma lettera C». In seguito la Prefettura ha notificato il provvedimento a Gallarate. La sospensione – lo dice già il termine – non è affatto un provvedimento definitivo, ma temporaneo, finchè il consigliere eletto si trova ristretto nella sua abitazione (è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, per un valore di milioni di euro).

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E ora? «Il consiglio deve adempiere a quanto previsto all’articolo 45, l’inserimento del sostituto» spiega ancora Casillo. A Magarò dovrà subentrare il primo dei non eletti della lista "Orgoglio Gallaratese", nello specifico Donato Lozito (che prese 151 voti). Naturalmente dovrà arrivare anche la conferma dell’interessato. In ogni caso, l’inserimento del sostituto sarà già previsto nel prossimo consiglio comunale: sarà il secondo punto all’ordine del giorno, dopo le comunicazioni e il question time.