Federciclismo, eletto il nuovo presidente provinciale
Massimo Rossetti ha battuto l'altra candidata Lucia Trevisan: succede alla lunga gestione di Roberto Beninato
Sarà Massimo Rossetti (al centro nella foto) il successore di Roberto Beninato alla guida del comitato provinciale della Federciclismo. Il dirigente che vanta una solida esperienza con la Besanese ha battuto nella corsa a due Lucia Trevisan, per 33 voti a 20, al termine di un’elezione che ha visto presenti quasi le totalità delle società con diritto di voto (40 su 41). La squadra che governerà per i prossimi quattro anni il pedale varesotto (foto a lato) sarà inoltre formata dal vicepresidente Gianantonio Marcelli e dai consiglieri Claudio Contini, Miriam Martinoli e Sergio Gianoli.
L’assemblea tenutasi a Villa Recalcati è servita anche a scegliere i delegati per la prossima assemblea nazionale in programma a Levico Terme: per la provincia di Varese saranno quindi presenti, con Rossetti e Marcelli, anche Gasparino Zocchi e Massimo Tronconi.
Dopo aver corso fino alla categoria juniores, il 45enne Rossetti si è riavvicinato al ciclismo come genitore, zio e quindi dirigente in quel di Besano. Il suo primo discorso, come anche le parole della sfidante Trevisan, è stato rivolto al fair play: «Non considero questa mia elezione una vittoria perchè così facendo si dovrebbe presupporre uno sconfitto. Sono convinto che chi voglia sostenere questo sport faccia parte di un’unica grande squadra con un intento comune. Il fatto di aver primeggiato su una concorrente preparata e meritevole come Lucia Trevisan non può che lusingarmi e, se possibile, spingermi ancora di più nel voler svolgere questo lavoro con il massimo dell’impegno e della serietà. Ho molta stima di coloro che mi accompagneranno da vicino in questo compito; sono persone molto capaci».
Trevisan dal canto suo ha ribadito: «Speravo che Varese fosse pronta per un cambiamento maggiore, mi dispiace non essere stata eletta ma sono sicura che Massimo sarà all’altezza di questo compito. Gli auguro buon lavoro e in bocca al lupo».
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