Busto Arsizio contro il Rabita di Abbondanza

C’è di nuovo Marcello Abbondanza sulla strada della Unendo Yamamay: l’avversaria delle biancorosse nelle semifinali di Champions League che si disputeranno il 9 marzo a Istanbul sarà, come da pronostico, proprio il Rabita Baku guidato dall’ex coach di Villa Cortese, sfidante delle bustocche nell’ultima finale scudetto.
La squadra azera, che ospita una nutrita colonia di ex biancoblu tra cui la schiacciatrice Aury Cruz, ha superato oggi le russe della Dinamo Kazan per 3-1 (25-18, 25-14, 19-25, 25-20) nella sfida di ritorno dei playoff a 6, dopo averle battute con lo stesso punteggio anche all’andata.
Sarà dunque Rabita-Unendo Yamamay la prima semifinale della massima competizione europea, mentre nella seconda si sfideranno le padrone di casa del Galatasaray e la vincente del derby tra le altre due squadre di Istanbul, Eczacibasi e Vakif, che si stanno affrontando in queste ore (la gara di andata è stata vinta dal Vakif per 3-1).

YAMA, RIENTRO TRIONFALE – Intanto le "farfalle", al ritorno dalla vittoriosa campagna di Baku, sono sbarcate giovedì alle 14 all’aeroporto di Malpensa, accolte da un numeroso gruppo di sostenitori al grido di «Ce ne andiamo, ce ne andiamo, ce ne andiamo ad Istanbul».
Il rientro in Italia è stata anche l’occasione per Carlo Parisi e per Giulia Leonardi di tornare a commentare, al microfono del nostro Roberto Gernetti, il match contro l’Azerrail: «Essere accolti così dai tifosi ci ha fatto tanto piacere – spiega il coach biancorosso – perché è una gioia da condividere con tutti. Quella di ieri è stata una partita impegnative e difficile, risolta grazie al golden set: il regolamento ci ha dato una possibilità che abbiamo sfruttato. Nel parziale decisivo infatti Baku ha pagato moltissimo la tensione che invece noi siamo stati più bravi a gestire». Il tecnico poi fa un bilancio della Champions fino a qui: «Arrivare alla Final Four era nei nostri sogni ma, obiettivamente, abbiamo fatto qualcosa che va oltre le aspettative. Dopo aver avuto un ottavo abbordabile contro Schweriner è arrivato un turno molto più complicato, ed esserce riusciti a qualificarci è stata una grande soddisfazione. Per questo faccio per l’ennesima volta grandissimi complimenti alle ragazze: sono state molto brave nei momenti decisivi».

Una di queste è il libero, Giulia Leonardi: «Quella di Baku è stata una partita davvero durissima: il pubblico era folto e rumoroso, i guardalinee si sono fatti un po’ condizionare ma il primo arbitro è stato bravissimo. Al golden set abbiamo tirato fuori il nostro grande cuore e dimostrato di poter stare tra le prime quattro squadre d’Europa: non potava andare meglio di così».