Riconosce il truffatore e spedisce in carcere tutta la banda
Tre in manette con l'accusa di aver derubato numerosi anziani fingendosi tecnici del gas o agenti delle forze dell'ordine. Determinante il ruolo di una delle vittime che ha riconosciuto in strada uno dei malviventi
In manette una banda di malviventi specializzata nella truffa e nei furti in abitazioni di anziani e persone sole, a cui i carabinieri sono risaliti anche grazie alla testimonianza di una delle vittime che ha riconosciuto in strada uno degli uomini che lo avevano appena derubato.
I Carabinieri di Busto Arsizio hanno arrestato tre italiani: C.D., 43enne campano con vari precedenti per reati contro il patrimonio, e M.B., 32enne di Vizzolo Predabissi (Mi), entrambi già detenuti da alcuni giorni nel carcere di Busto Arsizio. Con loro anche M.P. , un 30enne campano residente a Mulazzano (Lo).
Per tutti e tre l’accusa è quella di aver messo a segno diversi colpi nelle province di Varese e Milano, colpendo esclusivamente abitazioni di persone anziane con il solito modus operandi: qualificandosi come tecnici del gas e, in alcuni casi spacciandosi addirittura per agenti delle forze dell’ordine, chiedevano ai proprietari di casa di lasciarli entrare e, una volta dentro, li distraevano per trafugare gioielli e contanti.
Le indagini dei militari bustocchi, condotte in brevissimo tempo e coordinate dal Sostituto Procuratore Nadia Calcaterra, hanno subìto una svolta dopo il riconoscimento di uno dei malviventi da parte di una delle numerose vittime. Subito dopo l’ennesimo colpo, uno dei complici era stato fermato da una pattuglia della Polizia Locale perché sorpreso a parlare al cellulare durante la guida. Sul posto stava passando, però, anche l’anziano appena truffato, il quale ha subito riconosciuto il soggetto che lo aveva avvicinato pochi minuti prima. Questa preziosa informazione ha permesso ai Carabinieri di risalire all’intestatario dell’autovettura e di restringere il campo delle indagini su di esso e sulle sue “amicizie”. Successivamente, grazie ad un meticoloso lavoro di raccolta di testimonianze ed individuazioni fotografiche, e all’analisi dei tabulati telefonici, si è arrivati all’identificazione dei primi due malviventi, tratti in arresto lo scorso 23 gennaio nella zona di Melegnano (Mi).
A quel punto ai Carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio non restava che concentrare le ricerche sul terzo complice, rintracciato proprio questa mattina nell’abitazione della sua convivente, a San Giuliano Milanese. Anche per lui si sono aperte le porte del carcere di Busto Arsizio.
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