Una cometa colpirà Marte? Si studia anche da Tradate

La cometa è stata scoperta solo qualche mese fa e da tutto il mondo si studia la possibilità che possa colpire il pianeta a noi più vicino. Il fenomeno spiegato dagli esperti dell'osservatorio nel Parco Pineta

«C’è una certa possibilità che una cometa appena scoperta possa essere in rotta di collisione con il pianeta Marte». Lo affermano gli esperti della Fondazione Foam13 che gestisce l’osservatorio astronomico di Tradate, i cui telescopi stanno studiando questa possibilità insieme ad altri a livello mondiale.
«Gli astronomi stanno ancora determinando con precisione l’orbita e quindi la traiettoria della cometa denominata C/2013 A1 (Siding Spring) – spiegano dalla Fondazione -, ma sembra che passerà nei pressi del pianeta rosso proprio nel mese di ottobre del 2014».

La cometa è stata scoperta all’inizio del 2013 da Robert McNaught, famoso cacciatore di comete, presso l’Osservatorio Siding Spring nel New South Wales in Australia. Gli astronomi del Catalina Sky Survey in Arizona hanno cercato in immagini degli anni precedenti se la cometa fosse già osservata e in effetti le prime immagini risalgono al 8 Dicembre 2012.
«Queste osservazioni pongono l’orbita della cometa C/2013 A1 in situazione critica con quella percorsa dal pianeta Marte il 19 ottobre 2014, tuttavia, dopo 74 giorni di osservazioni, lo scienziato Leonid Elenin grande esperto in comete dichiara che gli attuali calcoli ammettono un massimo avvicinamento al pianeta Marte di 109.000 Km o 0,00073 Unità Astronomiche e non una collisione: si tratterebbe quindi di un grande avvicinamento e Marte transiterebbe attraverso la coda della cometa – proseguono dalla Foam13 -. Se questi ultimi calcoli fossero corretti, sarebbe interessante che una delle sonde in orbita attualmente intorno a Marte riuscisse ad ottenere immagini ad alta definizione della cometa C/2013 A1».

«Attualmente si stanno però sfruttando altre notti osservative per meglio precisare l’orbita della cometa da qui a 20 mesi. Comunque, che colpisca la superficie di Marte o lo sfiori, la cometa viaggia alla velocità folle di 35 chilometri al secondo (oltre 200.000 km/ora), ma la velocità relativa con il pianeta Marte arriverà addirittura a 56 chilometri al secondo (circa 320.000 Km/ora), che è la somma algebrica delle due loro velocità orbitali. Questa velocità sommata alle sue dimensioni, che potrebbero essere intorno ai 50 km di diametro, produrrebbe un energia di impatto tra i 20 e i 200 miliardi di megatoni; al confronto la bomba nucleare su Hiroshima aveva sviluppato una energia attorno ai 23 mila kilotoni (0,023 megatoni). Un impatto della cometa sul pianeta Marte potrebbe formare un cratere del diametro di 500 km per 2 km di profondità. Nel passato si è vista già un’altra cometa colpire un paineta, si trattava della cometa Shoemaker-Levy che aveva impattato Giove nel 1994; al confronto questa aveva un diametro di 15 km e il telescopio Spaziale Hubble con tutti i maggiori telescopi al mondo fotografarono quell’evento che produsse incredibili formazioni nell’atmosfera del gigante del Sistema Solare, grande oltre 1300 Terre come volume. Gli astronomi di tutto il mondo, compresi quelli che lavorano con i telescopi di FOAM13, stanno tenendo d’occhio questa cometa per migliorarne i parametri orbitali per determinare se ci sarà un impatto o no».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Marzo 2013
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