“Il tribunale di Saronno potrebbe salvarsi per altri cinque anni”
Il Comune annuncia una via d’uscita per evitare la chiusura entro fine anno: il presidente del tribunale di Busto potrebbe fare richiesta al Ministero per mancanza di spazi
Il comune di Saronno appoggerà un eventuale richiesta del presidente del Tribunale di Busto Arsizio al Ministero per tenere aperta la struttura saronnese. È quello che hanno annunciato il consigliere comunale Angelo Proserpio, l’assessore Giuseppe Nigro e il vicesindaco Valeria Valioni. I tre hanno specificato che il comune non può opporsi a un decreto legge in attuazione e che prevede la riorganizzazione dei tribunali su scala nazionale. Riorganizzazione in cui rientra anche il tribunale di Saronno che andrebbe chiuso entro settembre e le competenze, civili e penali, trasferite a Busto Arsizio. «Premesso che la chiusura del Tribunale saronnese sarebbe un disagio per tutto il territorio – spiega Proserpio -, nel tribunale di Busto Arsizio dovrebbero convergere anche i casi dei tribunali di Gallarate, Legnano e Rho, ma mancano gli spazi fisici per una tale riorganizzazione».
Ed ecco quindi la possibile soluzione, trovate nelle pieghe della legge in attuazione: «La legge prevede anche che se il Tribunale di competenza debba avere il tempo di riorganizzarsi – prosegue Proserpio -, il presidente del tribunale che accoglie le sedi distaccate può fare richiesta al Ministero per lasciare tutto com’è per altri cinque anni. Se il presidente del Tribunale di Busto Arsizio dovesse scegliere questa strada noi la appoggeremo. Una strada sicuramente percorribile, proprio per la situazione in cui si trova il tribunale di Busto, dove mancano gli spazi per accogliere le istanze di altri quattro tribunali».
Altra situazione per il Giudice di pace che dovrebbe chiudere i battenti entro il 29 di aprile, e le comptenze trasferite a Busto Arsizio. «Abbiamo chiesto ai comuni limitrofi di collaborare per dividersi insieme le spese di mantenimento della struttura – spiega Proserpio -. Stiamo facendo i conti e abbiamo la possibilità di presentare una proposta al ministero. Entro il 29 aprile dobbiamo deciderci ma a metà mese ci dovremmo già rivedere con alcune amministrazioni per arrivare a una soluzione. Certamente Saronno non può assumersi da sola questo onere, per un servizio che è utile anche ad altri».
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