“Non abbiamo mai detto che la Maggi chiude”
Parla, attraverso, le note dei legali, l'azienda di trasporti al centro delle proteste nei giorni scorsi. La società continuerà, anzi ha progetti di espansione. Ma la mobilità per i 48 trasportatori resta. Ecco perché
“Non abbiamo mai detto che la Maggi chiude”: è questo il senso del comunicato di rettifica emesso dall’azienda di Clivio i cui lavoratori sono entrati vistosamente in sciopero qualche giorno fa, lasciando sulla strada i loro camion, mentre in un gesto di disperazione uno di loro ha persino cercato di darsi fuoco.
Cosi la azienda si rivolge alla stampa che ha dato notizia dello sciopero, e delle conseguenti, convulse trattative delle ore seguenti, tra le quali c’è stato anche un incontro con il prefetto di Varese, a conclusione delle quali i responsabili dei lavoratori hanno fatto sapere di avere raggiunto un accordo per un pagamento delle spettanze pregresse, ma che contestualmente i trasportatori sarebbero stati messi in mobilità, chiudendo l’intera divisione trasporti.
Maggi precisa che non si tratta affatto di questo: i legali dell’azienda riferiscono, più precisamente, che Maggi ha intenzione di esternalizzare la parte relativa al trasporto, prevedendo la mobilità per i 48 trasportatori, mantenendo però il cuore operativo dell’azienda (circa 14 impiegati) che «lungi dal voler cessare la propria attività, ha intrapreso, anche mediante l’inserimento di nuovi capitali, un progressivo processo di riorganizzazione strutturale».
La Maggi, insomma, resterà viva e vegeta e le commesse non le mancano, ma vuole concludere così un tormentato percorso con quella sua indisciplinata divisione: «Abbiamo assistito e subìto le conseguenze di uno sciopero obiettivamente preordinato esclusivamente al fine di danneggiare la Maggi, organizzato da una esigua frazione di dipendenti che oltre aver mosso accuse infondate si sono appropriate di mezzi di proprietà di Maggi, che peraltro nulla sapeva di tale protesta».
Nel giorno dello sciopero, sottolinea la Maggi, «Decine di tonnellate di carico che erano in consegna sono andate definitivamente perse con evidente e ingiustificato spreco di tonnellate di preziosi alimenti, in un momento di crisi generalizzata in cui tali beni avrebbero garantito benefici per la collettività. Quanto ai pretestuosi motivi, addotti dagli scioperanti, preme sottolineare per dovere di cronaca come in realtà non ci siano arretrati di stipendi a differenza di quanto percepito e per quanto concerne tredicesime o le quattordicesime queste sono state oggetto in tempi non sospetti di accordo sindacale».
Secondo quanto riferisce la società i problemi erano di molto precedenti: «La società ha subito evidente e documentato nocumento dai comportamenti di quegli stessi soggetti che oggi vengono dipinti come vittime indifese: furti di gasolio, latte, tessere carburante. In alcuni casi colti in flagranza di reato e denunciati, per poi essere reintegrati al lavoro».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Claudio Pilotti su Il disastro del Campo dei fiori finalista con ANSO al premio AICA con il progetto «Scrivo da un paese che non esiste»
Felice su In 15 anni calano del 50% le nascite nell’alto Varesotto: un convegno per ripensare l’infanzia e la genitorialità
Viacolvento su Pace fatta tra commercianti e Comune di Cavaria: "Il sindaco non ha responsabilità"
Felice su "Togliete quelle pellicole: il viaggio in treno è anche il nostro bellissimo panorama"
Felice su Abbandona rifiuti nei boschi della Linea Cadorna: multa da 4.500 euro ad un 60enne
Alfaman su "Togliete quelle pellicole: il viaggio in treno è anche il nostro bellissimo panorama"










Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.