Preziose opere d’arte tornano a Palazzo Cicogna

Dopo l'intervento di restauro tornano a far parte della collezione 12 disegni di Giuseppe Bossi e un tricolore del 1850. Le civiche raccolte cittadine saranno aperte ai visitatori anche il 25 aprile e il 1°maggio

Da domani, giovedì, saranno esposti al pubblico alcuni preziosi pezzi della Collezione permanente delle Civiche Raccolte d’arte di palazzo Marliani Cicogna, tornati al museo dopo la conclusione dei necessari interventi di restauro. Si tratta di 12 opere su carta, di notevole pregio, dell’artista Giuseppe Bossi ( 1777-1815), e di un vessillo ottocentesco, con ricami e decori su ambo i lati, rara testimonianza del Risorgimento a Busto Arsizio.

I disegni su carta di Giuseppe Bossi, la gran parte dei quali fu donata al museo in memoria di Luigi Milani, rappresentano studi di volti e di personaggi, spesso preparatori ad opere di più ampio respiro. Svolti con una raffinata delicatezza di tratto, propria dell’autore, sono peraltro estremamente sensibili alla luce. Per questo, dopo il restauro, eseguito anche su suggerimento della Soprintendenza di Brera, i disegni saranno esposti al pubblico solo per brevi periodi, mentre per la gran parte dell’anno saranno conservati al riparo dalla luce nei depositi delle Civiche Raccolte. Durante le operazioni di restauro, nel liberare alcuni disegni dalla loro cornice originale, è emersa una gradita sorpresa: sotto i disegni di Bossi si trovavano altri disegni.

Databili entro i primi decenni dell’Ottocento, raffigurano ritratti di bimbi, svolti con una leggerezza di tratto unita ad una grafia tenue e al contempo precisa , soffusa di dolcezza, tanto da far pensare a una mano femminile.
L’autore, o autrice , dei disegni è per il momento ignoto.

Il vessillo ottocentesco, testimone delle vicende del Risorgimento a Busto Arsizio, è quello che sventolò nel 1859 sulla casa Azimonti in Sacconago, nel giorno della liberazione della città (5 giugno). Già esposta alla mostra bustese dell’Unità d’Italia, allestita nel maggio 1959 nel palazzo Comunale, la bandiera è stata recuperata dai depositi del palazzo Cicogna, ove giaceva accanto ad altri cimeli.
Il restauro, ne ha ricostituito la leggibilità e sanato le ferite più evidenti. La tela, composta da lana e cotone è ricamata in lana su ambo i lati con scritte patriottiche, e presenta pure dipinto, su uno dei lati il simbolo di due braccia con le mani unite. Anche lo storico vessillo, estremamente sensibile alla luce, potrà essere esposto al pubblico solo per brevi periodi. Dal 25 aprile sino al 2 giugno, feste civili significative per la Repubblica, l’antico tricolore si potrà ammirare al museo della città.

Il museo sarà aperto al pubblico nelle festività sia del 25 aprile che del 1 maggio, dalle 15.00 alle 19.00. Un’occasione in più per gli appassionati di storia ed arte per visitare la collezione civica.

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Pubblicato il 24 Aprile 2013
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