Raggiunto l’accordo con i lavoratori, ma la Maggi trasporti chiude
E' la soluzione dolceamara delle sei ore di trattative in ditta, avvenuti nel pomeriggio e nella serata del 24 aprile. Chiusura delle attività il 6 maggio, in mobilità 50 lavoratori
Dopo sei ore di trattative, iniziate alle 17.30 del 24 aprile e concluse solo alle 23.30, la vertenza tra la ditta Maggi di Clivio e i suoi autotrasportatori, che nei giorni scorsi aveva toccato punte drammatiche con un lavoratore che ha cercato di darsi fuoco e una colonna di camion ferma per una intera giornata sulla provinciale tra Gaggiolo e Viggiù, è arrivata a una soluzione dolceamara.
L’azienda infatti si impegna a consegnare entro il 30 aprile tutte le tredicesime risalenti al 2011, e tutti gli stipendi di marzo non ancora erogati. Le altre spettanze, cioè gratifiche, tredicesime e quattordicesime del 2012, verranno erogate invece entro 90 giorni dal 6 maggio, giorno in cui l’azienda cesserà definitivamente l’attività.
«L’azienda aveva già manifestato l’idea di cessare le proprie attività relative all’autotrasporto – Spiega Pietro De Carlo, il sindacalista di Filt Cgil che ha seguito le convulse ore precedenti, che hanno visto tra l’alro anche un incontro delle parti con il Prefetto, avvenuto nella mattinata – resteranno aperte solo quelle di logistica, ma la situazione già difficile, in questi giorni è precipitata».
Lunedì 29 aprile è previsto un nuovo incontro, che servirà però solo a definire una strada che è già segnata. Dal 6 maggio, dopo avere ricevuto le loro spettanze, i lavoratori si ritroveranno tutti in mobilità. Ancora all’inizio di gennaio alla Maggi lavoravano circa in 90. Molti, che avevano contratti temporanei, se ne sono già andati. I conti precisi verranno fatti quando verrà definita la mobilità, ma i lavoratori coinvolti saranno all’circa 50.
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