La contraffazione che aiuta le mafie
All'Ipc Falcone magistrati, forze dell'ordine ed esperti hanno spiegato ai ragazzi i rischi che si nascondono dietro il fenomeno dei falsi
La contraffazione fa bene alle mafie e alle organizzazioni criminali. E fa male a tutti gli altri: fa male a chi lavora onestamente, fa male a chi è costretto a lavorare "in nero" per piazzare i falsi al dettaglio, fa male anche ai consumatori (perché spesso nasconde anche rischi sanitari). Per offrire ai ragazzi una panoramica completa su un fenomeno troppo spesso sottovalutato, l’Ipc Falcone ha tenuto martedì 30 aprile un incontro con molti relatori: agli alunni della scuola di via Matteotti sono stati spiegati i rischi e le dimensioni del mercato illegale. Ospiti e relatori il sostituto procuratore di Busto Arsizio
Nadia Calcaterra, il capitano Michele La Stella (carabinieri Gallarate), la dott.ssa Robustelli (Agenzia delle Dogane Malpensa), l’avvocato Fabio Ambrosetti, oltre a Mauro Riboni dell’Ufficio Scolastico Provinciale e all’assessore all’istruzione del Comune di Gallarate Sebastiano Nicosia. Hanno coordinato il lavoro per la scuola la professoressa Annitta Di Mineo e la preside Marina Bianchi. Sono stati illustrati diversi casi realmente scoperti e documentati e si è mostrato ai ragazzi anche il lavoro approfondito che viene fatto per verificare l’autenticità delle griffe, anche con l’aiuto di materiali messi a disposizione dalle stesse case produttrici degli originali.
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