141… cose da raccontare a Lonate

Il Gruppo Linux di Lonate ha lanciato una piattaforma per far collaborare i cittadini alla vita del paese: primo esperimento le "141 cose positive/negative". Dove 141 è anche un piccolo omaggio al nostro #141tour

A Lonate Pozzolo ci sono tante cose da raccontare, in positivo e in negativo, anche se queste ultime spesso fanno più notizia. Per questo il Gullp (il Gruppo Utenti Linux Lonate Pozzolo, nato un paio d’anni fa) ha lanciato l’idea di raccogliere le "141 cose positive e negative" di Lonate. Dove 141 è anche un piccolo – e da noi graditissimo – omaggio al #141tour, il tour con cui proviamo a raccontare quel che di bello esiste in tutti i Comuni, più o meno grandi della provincia (a proposito: a Lonate arriveremo martedì 16 luglio).

Luca Perencin, di Gullp, ci racconta l’idea del "loro" 141, che in realtà è un po’ un anticipazione di una piattaforma di partecipazione che stanno costruendo. «Opencomune.org è il sito principale, che non abbiamo ancora avviato. Abbiamo voluto invece far partire questo “aperitivo” di discussione: avremmo poututo prendere qualunque numero per descrivere le cose belle e brutte, 100 o 1000. È interessante agganciarci al “141 tour” di VareseNews».
Raccogliere segnalazioni negative, far emergere le priorità, raccontare quel che di bello esiste è l’obbiettivo già di questa prima fase, che però anticipa più in generale le finalità su cui il gruppo lavora per il progetto OpenComune. Sulla piattaforma ci si registra in pochi minuti con una mail valida (dati riservati, iscrizione ovviamente gratuita) e si possono fare le proprie segnalazioni, positive o negative: sul sito già compaiono alcuni luoghi simbolo di Lonate (ma conosciuti anche fuori) come Via Gaggio o la piazzetta di Tornavento, realtà associative come la celebre Fanfara dei Bersaglieri, appuntamenti fissi come la rievocazione della battaglia di Tornavento, problemi vecchi e nuovi come la questione aree delocalizzate o la profonda crisi del commercio locale emersa dopo l’apertura dei centri commerciali. Il numero di voti e i "tag" con cui sono etichettate le segnalazioni consentiranno poi di capire anche quali sono i punti forti e le priorità che emergono dai cittadini.

Questo è il primo passo, in ogni caso, promettono quelli del Gullp. «L’idea di fondo è creare una piccola piattaforma per facilitare il dialogo tra cittadini e istituzione» spiega ancora Luca Perencin. «In futuro per esempio presenteremo i bilanci comunali e PGT in forma opendata, elaborandole in forme tabellari o grafiche più comprensibili per tutti». Insomma: rendere più trasparenti e leggibili dati che altrimenti sarebbero troppo tecnici (roba da commercialisti o architetti) o che verrebbero usati solo per autopromozione o polemica dalle forze politiche, maggioranza o opposizione. Dati "open" appunto, leggibili: «Sono pubblici, ma noi li “liberiamo” rendendoli più accessibili anche con le elaborazioni, sull’esempio di realtà dove cose del genere già esistono». Con la speranza che una buona pratica costruita dall’associazionismo possa diventare in futuro strumento standard usato dai Comuni.

Non è finita: su Opencomune si vorrebbe anche inserire una «piattaforma con un sistema che sta a metà tra una mappatura e il giornalismo collaborativo: una mappa per segnalazioni di disagi ma anche di elementi positivi o curiosità».  Piccoli progetti da aggiungere nei prossimi mesi alla piattaforma OpenComune. «L’obbiettivo finale è creare una piattaforma complessiva per tracciare l’attività dell’amministrazione comunale. Anzi: se ci fosse qualche Comune che vuole replicare l’esperienza, siamo disponibili a svilupparlo: i costi sono pressoché zero»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Giugno 2013
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