Associazioni e organizzazioni antifasciste unite: “Non dimentichiamo!”

ANPI, ANPC, Acli, Cgil, Cisl e Uil unite in un appello ad istituzioni e popolazione del Varesotto. Appuntamento il 4 luglio in consiglio comunale a Varese per la discussione della mozione “per contrastare manifestazioni e comportamenti di natura anticostituzionale”

ANPI, ANPC, Acli, Cgil, Cisl e Uil unite per dire: “Non dimentichiamo!”. È un appello congiunto forte e significativo quello lanciato dai sindacati e dalle associazioni partigiane in un periodo che nel giro di pochi mesi ha riproposto con vigore il tema della neofascismo e del neonazismo. Per questo le sopracitate associazioni e organizzazioni, insieme a molti cittadini che hanno firmato l’appello, si uniscono «di fronte ai recenti episodi di intolleranza, di propaganda, di razzismo, di manifesta apologia del passato regime fascista che si sono verificati in provincia (dalla provocazione allo stadio di Busto Arsizio i cui autori sono stati giustamente condannati in sede penale dalla magistratura, al concerto rock indetto dai naziskin a Malnate, al voto di stretta maggioranza del Consiglio Comunale di Varese che conferma la cittadinanza onoraria concessa nel 1924 al capo del regime fascista), si sentono in dovere di riaffermare che i diritti di libertà e di democrazia sanciti dalla Costituzione richiedono la permanente vigilanza popolare e la dovuta risposta unitaria – si legge nella nota diffusa -. Di fronte a tali episodi, che si ripetono, si ha invece la sensazione che in una parte della opinione pubblica, giustamente preoccupata per la difficile situazione economica e sociale, per la mancanza di lavoro e prospettive per il futuro, non vi sia la esatta percezione dei rischi che una tale apatia e disinteresse possono provocare nel prossimo futuro. Un Paese che non sa tenere insieme e difendere la democrazia con la giustizia sociale, i diritti di libertà con il diritto al lavoro, si espone a soluzioni autoritarie, come è già avvenuto nel passato. Occorre pertanto non sottovalutare il prodursi di tali fatti e, soprattutto, garantire l’impegno di tutti, singolarmente e nelle aggregazioni sociali democratiche nelle quali ognuno è presente, compresi coloro che sono stati eletti nelle Istituzioni, perché, mentre si rivendica giustamente il diritto al lavoro non vi sia alcuna tolleranza nei confronti dei promotori di tali eventi i quali devono essere politicamente e socialmente isolati. E’ pertanto auspicabile un maggiore coordinamento tra tutte le istanze democratiche interessate. A questo impegno di tutto il mondo democratico è altresì auspicabile si aggiunga una più attenta opera di dissuasione da parte delle forze dell’ordine alle quali va il difficile compito di salvaguardare la vita democratica dei cittadini nonché della magistratura che ha il dovere della difesa e della applicazione delle leggi dello Stato democratico anche nel chiamare in giudizio gli autori di ogni apologia del passato regime fascista come recitano le leggi in vigore. Si invitano pertanto tutte le Istituzioni a tutti i livelli, e quindi a cominciare dai Comuni, ad operare in maniera decisa, con le forme che riterranno più opportune, per contrastare i fenomeni dianzi citati che rappresentano un pericolo incombente per il pieno dispiegarsi della democrazia. A questo impegno comune dunque si invitano inoltre tutti i Partiti, le forze politiche e le Associazioni democratiche sensibili alla problematica in essere, non ultima la Stampa democratica a cui si estende il presente comunicato, emesso nella opportunità della apposita seduta consiliare del Comune di Varese fissata per il prossimo 4 Luglio, ove sarà presentata e discussa la mozione a firma Mirabelli et altri “per contrastare manifestazioni e comportamenti di natura anticostituzionale”».

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Pubblicato il 29 Giugno 2013
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