Camping: “Gli imputati vanno assolti”
La replica delle difese alle accuse della procura che chieda la confisca. "Nessuna lottizzazione, e inoltre se reato vi è stato, è prescritto"
«Non c’è stato alcun reato, gli imputati vanno assolti». E’ la conclusione a cui sono giunti gli avvocati dei 5 soci del campeggio Sette Laghi, la società che ha gestito in questi anni la struttura di Azzate, sequestrata a settembre, accusati di reati urbanistici e ambientali, nel processo in corso a Varese. Oggi è stato il turno delle difese, rappresentate dagli avvocati Fabio Ambrosetti e Alberto Zanzi (foto a sinistra). I legali hanno agito sia sul fronte procedurale che su quello del merito dell’azione penale. In primis hanno contestato la scansione temporale dei reati contestati e osservato che le accuse riguardano fatti che, se dimostrati, avrebbero avuto inizio, e fine, ben prima che si esercitasse l’attuale azione penale. La conclusione logica è che eventuali violazioni siano cadute in prescrizione, poiché commesse almeno una decina e anche più di anni fa. E in ogni caso prima che si insediasse l’attuale cda della società. Ma gli avvocati puntano soprattutto a dimostrare che i loro clienti hanno sempre agito non solo nella piena legalità, ma anche con tutte le carte giustificative in regola. Secondo gli avvocati il fatto non sussiste, ma anche non costituisce reato. Secondo la difesa, che ha parlato tre ore, le fognature erano state costruite con le relative autorizzazioni, e così l’uso delle aree demaniali era regolamentato. Gli avvocati ritengono che non vi sia mai stata nel campeggio una attività edificatoria vera e propria, e nemmeno una lottizzazione, piuttosto il comune aveva rilasciato negli anni almeno 200 concessioni per la residenza. Insomma, il campeggio si è sviluppato seguendo un percorso amministrativo che è stato segnato da un continuo confronto con l’amministrazione comunale e che non si può configurare come una costruzione di case stanziali, poiché non esistono i presupposti che provino la lottizzazione abusiva. La sentenza è attesa per il 19 giugno.
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