NIno Benvenuti a Busto: “La boxe non morirà mai”
Il grande e indimenticato campione di boxe sarà presente questa sera al Memorial Bisterzo, organizzato dalla Master Boxe
Nino Benvenuti a Busto Arsizio per omaggiare Bruno Bisterzo, un campione della boxe di ieri che ricorda un campione della boxe dell’altroieri, quella che veniva fuori dalla guerra. Stamattina il grande campione triestino, nello sport come nella vita, ha fatto visita al sindaco Gigi Farioli insieme al nipote di Bruno Bisterzo e ai membri dell’associazione sportiva Master Boxe di Cassano Magnago. Con loro erano presenti anche il delegato del Coni Stefano Ferrari e il delegato della Federazione Pugilistica Italiana Raffaele Esposito. La visita a Palazzo Gilardoni è il preludio a quanto avverrà questa sera, proprio nel cortile della sede comunale dove si svolgerà il memorial dedicato al pugile indimenticato e al quale è stata anche dedicata una palestra cittadina.
Livio Grandis, presidente della Master Boxe, ha sottolineato il senso di questa serata di pugilato: «In questo cortile Bisterzo ha tenuto uno dei suoi incontri vittoriosi – ha ricordato – ed è questo il senso che vogliamo dare all’ottava edizione del memorial, riportare il pugilato tra la gente, nei luoghi di aggregazione perchè questo è uno dei principali compiti di questa disciplina. Lo faremo con una grande figura come quella di Nino Benvenuti, un grande uomo e un grande sportivo». Farioli non può che essere felice di questa presenza: «E’ un desiderio che ho espresso nella prima edizione del memorial e che ora si avvera – ha detto – il grande Nino Benvenuti è qui con noi e non posso non ricordare la mattina dopo l’incontro vinto con Griffith quando, mentre andavo a scuola, sentivo tutti gli adulti parlare della grande notte di boxe che aveva vissuto l’intero paese». «Diciotto milioni di italiani seguirono quel mio incontro alla radio» – ha ricordato Benvenuti che presenta anche il suo libro "L’Isola che non c’è" dedicato alla sua vita di campione e di esule istriano. Benvenuti ha anche parlato della situazione della boxe italiana e mondiale: «A livello dilettantistico siamo tra i primi al mondo e lo confermano gli ori olimpici mentre nel professionismo siamo in un momento di stasi che fa parte dei cicli dello sport in generale. La boxe non morirà mai».
Appuntamento, dunque, questa sera nel cortile di palazzo Gilardoni quando si affronteranno, in una serie di incontri, anche diverse promesse del pugilato italiano. Appuntamento da non perdere, soprattutto per gli appassionati. Di seguito il grande match che lo consacrò nell’olimpo della boxe mondiale contro Emile Grifith il 17 aprile del 1967.
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