A Cassano pallamano ancora protagonista

Scatta oggi il secondo e conclusivo weekend del memorial Mario Tacca, protagoniste anche le squadre juniores. Intanto Montesano diventa il nuovo capitano della pallamano maschile

L’Appuntamento con la pallamano a Cassano continua, scatta infatti oggi, venerdì 6 settembre, il secondo weekend del 16° Memorial Tacca.

Questo fine settimana alle squadre di A1 ,impegnate al Palazzetto Tacca di Cassano, si uniranno i team juniores che saranno protagonisti al Palazzetto di Carnago.
L’assessore allo sport di Cassano Alessandro Passuello è chiaramente soddisfatto degli appuntamenti che attendono il suo comune, alla pallamano va aggiunto il ritorno della Green Pistons. «Nel primo weekend- dichiara Pasuello soffermandosi sul torneo organizzato dalle soceietà do pallamano di Cassano- abbiamo assistito a un torneo di livello assoluto. Adesso siamo pronti a replicare con l’aggiunta dei giovani e metteremo sicuramente in mostra i nostri ragazzi e i nostri, si spera, campioncini del futuro».
Ed intanto un ex “campioncino” come Paolo Montesano è diventato il capitano della maschile di A1. L’ala ventiduenne è infatti un giocatore del vivaio cassanese, nato e cresciuto sportivamente sul campo del Palazzetto Tacca, arrivando a vestire più volte la maglia della nazionale italiana.

Il nuovo capitano non nasconde la gioia parlando del suo nuovo ruolo al’interno della squadra. «E’ stata un’emozione fortissima, una gioia! È un impegno molto importante e il mio obiettivo sarà quello di tenere la squadra unita e di andare più lontano possibile tutti insieme». Ad affiancare il neo capitano ci sarà il vice, il portiere Alessio Corazzin.

Montesano succede a Stefano Saporiti che cede la sua fascia di capitano per i troppi impegni, dopo cinque anni alla guida della squadra. «Sono contento per Paolo, credo in lui, è un ragazzo che conosco e che ho visto crescere fin dalle giovanili, s’impegna molto e sono sicuro che insieme alla squadra andrà lontano». Questo è l’augurio dell’ormai ex capitano alla nuova guida della rosa bianco amaranto e aggiunge «io continuerò a giocare in A2. Gli obblighi lavorativi e la famiglia che si è allargata sono un impegno e ho deciso di dedicargli più tempo. Un capitano deve essere presente e dev’essere un punto di riferimento per la squadra, per questo io quest’anno non posso mantenere questo ruolo».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Settembre 2013
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