L’assurda trappola di via Rimoldi

Gli abitanti dei complessi edilizi “Vela” arrivati all’incrocio con via Sanvito sono obbligati a svoltare per via Campigli allungando di chilometri il tragitto per raggiungere Masnago

Gli abitanti dei complessi edilizi “Vela” disponendo tutti di garage situati sul versante di via Rimoldi, da qualche tempo quando, in auto, arrivano all’incrocio con via Sanvito vengono costretti a percorsi di incredibile lunghezza per raggiungere, nella loro Masnago, obiettivi di importanti servizi come farmacia,chiesa, negozi, giornalai, supermercato, distributori di benzina e pure il Parco Mantegazza, dove far giocare in sicurezza figli o nipoti. Il tutto senza dimenticare gli spostamenti per motivi di lavoro.
Sono dunque numerosi coloro che, per varie ragioni , fanno ricorso all’auto, indispensabile anche per evitare la salita verso via Sanvito, uno “ strappo“ che, se affrontato a piedi, può diventare vero impedimento per gli anziani.
Queste mete, assai frequentate, distano tutte dai cento ai cinquecento metri dall’incrocio, ma per raggiungerle di fatto gli automobilisti del grande complesso “Vela” da mesi per disposizione della polizia locale sono obbligati a svoltare in via Campigli, arrivare a Casbeno, vedersela con la trafficata rotonda, percorrere via 25 aprile dove, superata la rotonda di via Sanvito, finalmente possono puntare verso Masnago: un giretto di oltre 4 chilometri. Ma pure chi rincasa direttamente dal centro città subito dopo aver superato il semaforo non può svoltare in via Rimoldi: infatti è costretto a proseguire e dopo essersi sorbito il mezzo chilometro circa della tortuosa via Vela, ritornando verso il semaforo avrà modo di entrare dall’unico accesso diretto consentito per via Rimoldi!!
Allo stesso destino degli abitanti sono condannati gli utenti del ristorante, del centro benessere – sempre in via Rimoldi – e del vasto parcheggio oggi ancora a disposizione dopo la chiusura del cinema, ma che presto sarà un importante optional per il grande negozio che sembra si aprirà nella ampia ex sala esposizione della Mercedes.
L’assurda trappola è scattata per rendere più fluido il traffico in via Sanvito grazie ai divieti di svolta a sinistra e destra, cioè impedendo a chi vi si immette da via Rimoldi l’attraversamento delle due principali direttrici .
Il risultato non sarà mai pari alle aspettative perché 40 anni di esperienza– c’è anche la mia- dicono che la scelta della direzione da parte degli automobilisti in uscita – dopo il loro prudente approccio da via Rimoldi a via Sanvito, regolamentato anche da uno stop – ha sempre e comunque dovuto avere come riferimento rigoroso tempi e ordini scanditi dal semaforo; svolta o attraversamento cioè a scorrimento fermo o molto rallentato lungo le due corsie della grande arteria. Non basta: la segnaletica orizzontale, oggi soppressa, dava via libera in entrambe le direzioni (destra e sinistra) e sempre invitava all’attenzione e alla cortesia pure gli natiautomobilisti che provenivano da Masnago o vi andavano , già intenzionati a seguire le segnalazioni semaforiche. Ci sono sempre state disponibilità e reciproca collaborazione tra gli automobilisti , non c’ è memoria di episodi gravi.
C’è memoria invece dell’ incapacità comunale di portare a buon fine il programmato prolungamento di corso Europa sino a Casciago: un errore che con il tempo ha portato al torrente d’auto in via Sanvito e oggi al danno collaterale della gimkana imposta agli automobilisti del complesso Vela.
Della gimkana disturba anche l’autoritarismo che l’ha accompagnata: ricorda infatti quello di tifosi comunali della peste elettronica che ,sempre al “Vela”, appiopparono agli abitanti l’inaccettabile ripetitore per la telefonia.
Rimedi? Improbabili, ma resta una speranza. Che il giorno delle future civiche elezioni sia piovoso e che molti masnaghesi vadano a votare in auto. Così ricorderanno meglio e potranno mandare al Palazzo un bel fascio di schede bianche. Avendo anche la certezza che davvero erano migliori i tempi dei vigili urbani.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Settembre 2013
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