Letta chiede un chiarimento in Parlamento

Consiglio dei ministri infuocato: “Non ho alcuna intenzione di vivacchiare”. Verso l’aumento dell’Iva dal primo ottobre. Voto di fiducia a inizio di settimana

enrico letta aperturaIl Governo Letta chiederà la conferma della fiducia in Parlamento tra lunedì e martedì: un percorso cha ha il sostegno del Capo dello Stato. Ma il riflesso forse più grave delle tensioni all’interno della maggioranza di governo è il probabile – è dato oramai per certo – aumento dell’Iva a partire dal primo di ottobre. Questo è quanto emerso al termine di una giornata che ha avuto i toni più alti nel corso del Consiglio dei Ministri di ieri sera, venerdì 27 settembre dove sono emersi tutti i dissapori da parte di Letta nei riguardi dell’atto minacciato da parte dei parlamentari Pdl che hanno incominciato una raccolta di firme per le dimissioni in massa, con lo scopo di opporsi ad una possibile decadenza di Silvio Berlusconi da parlamentare.
“Il presidente del consiglio dei ministri, Enrico Letta, ha manifestato in apertura l’esigenza ineludibile di ottenere un chiarimento politico e programmatico in Parlamento tra le forze della maggioranza che sostiene il governo – si legge nella nota ufficiale di palazzo Chigi.
“Dinanzi a noi – ha detto il presidente del Consiglio – c’è la necessità di un confronto il più duro e netto possibile. Non sono disponibile ad andare oltre senza questo passaggio di chiarezza. Un’efficace azione di governo è evidentemente incompatibile con le dimissioni in blocco dei membri di un gruppo parlamentare che dovrebbe sostenere quello stesso esecutivo. O si rilancia, e si pongono al primo posto il Paese e gli interessi dei cittadini, o si chiude questa esperienza”.
Non ho alcuna intenzione – ha concluso – di vivacchiare o di prestare il fianco a continue minacce e aut-aut. Quanto accaduto mercoledì scorso proprio mentre rappresentavo l’Italia all’assemblea generale delle Nazioni Unite – contestualità non casuale – è inaccettabile”.
In attesa del chiarimento si è reputato dunque inevitabile il blocco di ogni decisione governativa su temi, anche rilevanti, di natura fiscale ed economica. La sospensione è dovuta in particolare all’impossibilità di impegnare il bilancio su operazioni che valgono miliardi di euro senza la garanzia di una continuità nell’azione di governo e Parlamento.
Un percorso, quello di Letta, che come si diceva è stato condiviso anche dal Capo dello Stato che ha manifestato “il pieno consenso sul percorso che il presidente del Consiglio gli ha rappresentato intendendo seguirlo in sede di Consiglio dei Ministri e successivamente in sede di Parlamento”.
Su cosa voterà il Parlamento quindi, nei prossimi giorni? Lo ha chiarito il ministro Graziano Delrio al termine del Consiglio dei ministri: «Il presidente Letta chiederà la fiducia alle Camere su un discorso programmatico».
Durissimo in Consiglio dei ministri l’intervento del vicepremier Alfano: «Il governo l’ha voluto il Pdl e il Pdl non si fa scaricare le responsabilità di un’eventuale crisi», ha detto il ministro dell’Interno. Che ha poi aggiunto: «Non vogliamo chiarimenti che servono per tirare a campare. Il governo va avanti se centra gli obiettivi. Occorre mettere la giustizia dentro il chiarimento. Senza questo sarebbe ipocrita».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Settembre 2013
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