Rea: “Vinceremo per portare i tifosi allo stadio”

Il difensore del Varese ha iniziato bene la stagione e chiama i sostenitori al "Franco Ossola". Veterano della difesa, spiega: «I giovani sono bravi e motivati: l'affiatamento c'è già»

Dopo un primo anno iniziato in sordina e andato in crescendo, in cui è diventato l’unico punto fermo della difesa del Varese, Angelo Rea ha ripreso dove aveva lasciato, da leader della retroguardia biancorossa rinnovata in quasi tutto il suo organico.

Angelo, il suo inizio campionato è stato decisamente diverso rispetto alla stagione scorsa, in positivo ovviamente. Cosa è cambiato?
«Quest’anno sono riuscito a fare tutta la preparazione e sin da luglio mi sono potuto allenare con continuità. Nella passata stagione invece con il Sassuolo avevo solo iniziato gli allenamenti estivi, poi però ero rimasto fermo per un periodo prima di riprendere a Varese e ovviamente sono rimasto indietro con la condizione».

Con tanti giovani nel reparto difensivo lei assume un ruolo di "chioccia".
«Tutta la squadra ha un’età media bassa, non solo la difesa, ma comunque tutti i ragazzi sono molto bravi e validi. Lavoriamo molto sul campo e ormai siamo molto affiatati, così come credo si sia visto nelle prime partite. Io ovviamente sono uno degli "anziani" e i miei compagni molte volte mi chiedono consigli: sono ben contento di mettere la mia esperienza a loro disposizione».

In porta in questo momento, Bressan e Bastianoni si stanno giocando il posto da titolare. Cosa cambia giocare con uno rispetto che con l’altro?
«In realtà cambia poco o nulla. Credo siano entrambi degli ottimi numero uno e li metto sullo stesso piano, così come penso sia molto bravo anche Damiano Milan che di solito è il terzo portiere. Il mister comunque vede quotidianamente il loro lavoro in allenamento e poi prende le sue scelte, anche se Walter in questo periodo è stato fuori per uno sfortunato infortunio».

Il mister, appunto. Com’è Stefano Sottili?
«Faccio un passo indietro e dico quello che ho pensato al primo giorno di ritiro al Palace Hotel: se un allenatore vince, che sia in serie A o in Lega Pro, significa che ci sa fare. In allenamento è molto puntiglioso, prepara le partite tenendo in considerazione tutti gli aspetti, non lascia passare uno spillo. Tiene molto all’organizzazione difensiva e credo che i risultati del lavoro svolto in settimana si stia vedendo in campionato».

Sabato a Masnago arriva il Pescara; che gara si aspetta?
«Reputo il Pescara una delle favorite del campionato, al pari del Palermo. Dovremo stare attentissimi e sempre concentrati per non concedere assolutamente nulla, altrimenti rischiamo di subire il gioco dei biancoazzurri».

Dopo la presentazione della maglia con Piazza Montegrappa piena di gente, il numero di abbonamenti non è stato all’altezza delle aspettative. Cosa ne pensa?
«Dispiace perché avere un pubblico numeroso in casa molte volte fa la differenza. Sappiamo che i nostri tifosi sono molto legati alla squadra e anche a Latina erano presenti in buon numero. Speriamo che dopo la prima vittoria anche gli scettici si possano avvicinare al Varese e fare l’abbonamento; per noi sarebbe molto importante».

Per concludere, che stagione farà il Varese?
«L’anno scorso abbiamo raggiunto bene la quota salvezza, poi però ci siamo sciolti perdendo quanto di buono fatto fino a quel momento. Quest’anno speriamo di arrivare a 50 punti il prima possibile, ma una volta arrivati fino a lì speriamo di mettere anche la ciliegina sulla torta».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Settembre 2013
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