Pd: “Altro che omertà, Amsc ha denunciato”
I Democratici chiedono "cautela e prudenza" ma respingono le accuse di Magarò e PdL: "Sarebbe stato sfregio alla Giustizia parlarne a indagini riservate"
Il Pd gallaratese chiede «cautela e prudenza» di fronte alla vicenda del maxifurto in Amsc che ha «contorni ancora poco chiari», ma critica però fortemente anche l’accusa di «omertà» piovuta da PdL e Magarò sul presidente di Amsc Sergio Praderio. «Appena si è scoperto un problema si è andati a denunciare ai carabinieri: una non straordinario, ma tutto il contrario dell’omertà».
«La vicenda che in questi giorni ha colpito Amasc e i gallaratesi ha suscitato sdegno e profonda impressione in tutta la cittadinanza. I contorni ancora poco chiari e la sussistenza di dubbi e nodi non ancora sciolti, tuttavia, impongono di formare giudizi e valutazioni con una certa cautela ed una certa prudenza. Noi, il Partito Democratico di Gallarate, non possiamo però tacere di fronte alle incredibili strumentalizzazioni cui abbiamo assistito in questi giorni».
Il riferimento è alle dichiarazioni di PdL e Quintino Magarò: il Pd sottolinea in particolare il passaggio in cui «il Pdl e Magarò si lamentano per il fatto che lunedì 4 novembre il presidente di Amsc Praderio non avesse riferito quanto andava manifestandosi di fronte al Consiglio Comunale, cui stava già relazionando sulla situazione della società»: «Magarò e il Pdl parlano, per queste presunte omesse dichiarazioni, di ‘sfregio alla Città’: l’affermazione è semplicemente assurda oltre che ingiuriosa, frutto di totale ignoranza della legge. Sfregio ci sarebbe stato, ma alla giustizia, se in palese violazione del segreto istruttorio si fosse comunicata una notizia che avrebbe consentito inquinamento probatorio e fuga del responsabile». Secondo il Pd la realtà è invece l’opposto, la "ordinaria" trasparenza: «in AMSC, appena si è scoperto un problema si è andati a denunciare ai carabinieri: niente di straordinario, ma tutto il contrario dell’omertà. Omertà è mentire in un processo testimoniando il falso per proteggere il complice che viene comunque condannato. Omertà è tacere ai lavoratori piccoli aggiustamenti, ammessi impudicamente sulla stampa e sbandierati come fatti a fin di bene, facendo perdere contributi e pensione. Chi parla a sproposito di omertà? Giudichino i cittadini».
I Democratici criticano anche la ricostruzione dell’ultimo decennio di Amsc fatta da PdL e Magarò: «ci ricordano che si stava meglio quando si stava peggio e venivano elargite sponsorizzazioni di decine di migliaia di euro ai teatri che riempivano poi anche i bar cittadini. Potremmo fare presente che la programmazione complessiva cittadina di eventi culturali è più che raddoppiata nel 2013 rispetto al 2010, pur senza sponsorizzazioni della società pubblica che avrebbe dovuto, invece, concentrarsi sul proprio lavoro senza perdere milioni ogni anno per dieci anni. In conclusione, la magistratura faccia il suo lavoro e vada davvero a fondo di questa storia; AMSC affronti senza reticenze le problematiche che la vicenda ha fatto emergere, ma occorre affermare con decisione che il CDA e gli amministratori, come tutti i cittadini, sono parti offese da questa brutta storia: non possiamo lasciare che i nostri concittadini siano disinformati da dichiarazioni che strumentalizzano in modo indegno quanto accaduto».
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